Secam: "L’emergenza idrica resta dopo la prolungata siccità estiva"

Permane una situazione di rischio per la disponibilità dell’acqua e si deve evitare che venga razionata

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SONDRIO

Le poche e piogge scese negli ultimi giorni, in Valtellina e Valchiavenna, non hanno minimamente modificato il trend negativo del calo delle sorgenti.

Permane perciò una situazione di allarme che potrebbe causare scarsa disponibilità della risorsa idrica, in particolare sul versante delle Alpi Orobie, quelle in maggiore sofferenza.

È l’allarme lanciato da Secam, ancora una volta, che richiama perciò quanto indicato nella precedente comunicazione conseguente allo stato di emergenza idrica emanato da Regione Lombardia con un’apposita ordinanza n. 917 dello scorso 24 giugno.

"Si richiede a tutti i cittadini di dare il proprio contributo, collaborando a contenere i consumi utilizzando in maniera responsabile l’acqua potabile evitando l’irrigazione di orti, giardini e il lavaggio di automobili e piazzali - fa sapere il responsabile della comunicazione della società pubblica di gestione delle acque in provincia di Sondrio con sede degli uffici principali nel capoluogo valtellinese in via Vanoni, Ivan Garavaglia -. No, quindi, a tutti gli usi diversi da quelli domestici e per l’igiene personale". Insomma, pure tra le montagne della provincia più a Nord della Lombardia la situazione idrica non è tornata su livelli di rassicurazione per gli abitanti che vivono in queste vallate alpine.

"Da parte sua Secam, in qualità di gestore del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Sondrio - spiega il presidente Raffaele Pini attraverso una nota diffusa alla stampa nella giornata di ieri - sta utilizzando tutte le risorse a disposizione a garanzia del servizio: pompaggio dai pozzi, immissioni di acque superficiali, interconnessioni tra più Comuni e utilizzo di autobotti per il trasporto dell’acqua potabile".

E, infine, come avvenuto in precedenza nel corso della torrida estate che ci siamo lasciati alle spalle, la società rivolge un altro appello chiedendo ancora "a tutte le amministrazioni comunali di informare e sensibilizzare la popolazione, invitandola a non sprecare l’acqua potabile per attività non strettamente necessarie".

Michele Pusterla