FULVIO DOMENICO D'ERI
Cronaca

Secam, l’affondo delle minoranze: Sondrio deve tornare centrale

La mozione sarà discussa in Consiglio comunale: il ruolo di socio di maggioranza del capoluogo non è rappresentato

Secam gestisce lo smaltimento dei rifiuti e il ciclo idrico integrato

Secam gestisce lo smaltimento dei rifiuti e il ciclo idrico integrato

Ristabilire a breve il ruolo centrale di Sondrio nella Secam. È questa la richiesta che le forze di opposizione del Comune di Sondrio rivolgono all’Amministrazione comunale dopo il ribaltone e la recente nomina a presidente del tiranese Teo Rocco Saverio Lucini al posto del sondriese Raffaele Pini. Le minoranze lo faranno presentando una mozione che verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale e che parte dal presupposto che "la Secam, società interamente pubblica che gestisce servizi essenziali per i cittadini, quali il ciclo idrico integrato e la raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, vede il Comune di Sondrio detenere una quota pari al 22,9% del capitale sociale della società Multiutility, configurandosi come socio di maggioranza relativa". Per la prima volta, nella storia recente "il Comune capoluogo non è più rappresentato nei ruoli apicali della governance della società. Tale scelta ha determinato l’esclusione del Comune di Sondrio dalla governance strategica di Secam, generando una condizione che riduce drasticamente le possibilità di incidere sulle decisioni industriali e ambientali, che coinvolgono direttamente oltre 21mila cittadini sondriesi". E all’orizzonte ci sono nubi nerissime. "Come emerso nell’ultima assemblea, il direttore finanziario di Secam ha evidenziato che la società ha davanti a sé un futuro ancora incerto, dovuto a una fragilità economica, finanziaria e patrimoniale". L’attuale composizione del Consiglio di amministrazione di Secam non riflette in modo proporzionale il peso azionario del Comune di Sondrio, contravvenendo ai principi di equità rappresentativa tra i soci". F.D’E.