San Giacomo Filippo, la Diocesi dice "no" ai pericoli dopo la frana

Gli smottamenti hanno colpito i luoghi del santuario di Gallivaggio

Monsignor Oscar Cantoni

Monsignor Oscar Cantoni

San Giacomo Filippo, 21 aprile 2018  - «La complessità della situazione non rende possibile, senza rischi per la sicurezza delle persone, di recarsi a pregare nel Santuario». Si tratta del Santuario di Gallivaggio, a San Giacomo Filippo, dove si è verificata la frana, una settimana fa. E a riferire l'informazione è la diocesi di Como.

«Per motivi di ordine pubblico non è neanche opportuno indirizzare i pellegrini nel vicino santuario di San Guglielmo – sottolineano - Seppur a malincuore, in accordo con le autorità, si chiede di sospendere fino a nuova data ogni pellegrinaggio o assembramento di fedeli». In merito alla situazione della frana che ha danneggiato e minaccia tuttora il Santuario della Beata Vergine della Misericordia di Gallivaggio, la diocesi di Como, tramite il delegato vescovile per i rapporti con la Soprintendenza, don Andrea Straffi, e in stretta sinergia con le autorità competenti, si è attivata per preservare innanzitutto l’incolumità di residenti e visitatori del santuario e per tutelare il patrimonio artistico custodito nel Santuario. 

La prefettura di Sondrio, sulla base dell’ingiunzione dei Vigili del Fuoco, ha imposto l’inagibilità dell’edificio a tempo indeterminato, ma, al tempo stesso, la necessità e l’urgenza di salvaguardare almeno le opere d’arte mobili. Per questa ragione la Soprintendenza ha attivato l’unità di crisi del Segretariato Regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali per la Lombardia, per procedere al trasporto e alla messa in sicurezza dei principali beni del Santuario e coordinare le necessarie azioni di tutela in situazione di emergenza. 

Il vescovo Cantoni, segue da vicino la vicenda, per offrire ai sacerdoti coinvolti (in particolare al rettore del Santuario) e alle comunità della Valle, tutto il supporto necessario ad affrontare, dal punto di vista organizzativo e pastorale, questa delicata fase della storia del Santuario. La modalità e la tempistica delle operazioni di salvaguardia sono in via di definizione e sono soggetti, come ogni altra operazione sul complesso, alle indicazioni dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, che monitora costantemente la situazione della massa rocciosa soprastante il Santuario. Come segno di vicinanza ai fedeli della Valle Spluga il vescovo Cantoni sarà a Chiavenna, sabato 28 aprile, dalle 19, dove, dalla chiesa di Santa Maria, presiederà una processione per le vie cittadine, fino alla collegiata di San Lorenzo. La comunità della Valchiavenna è invitata e a loro è rivolta la preghiera della guida spirituale della diocesi.