Rogo nel condominio, l’arrestato nega

Como, novantacinque famiglie erano state evacuate dal palazzo: 18 intossicati

Rogo nel condominio, l’arrestato nega

Rogo nel condominio, l’arrestato nega

Nega di essere stato lui ad appiccare l’incendio, e sostiene che non aveva motivo di fare un gesto del genere. Aziz El Harda, marocchino di 41 anni arrestato sabato mattina dalla Mobile con l’accusa di incendio doloso aggravato, per aver innescato il rogo di via Venturino a Como, ieri ha risposto alle domande del Gip Walter Lietti, sostenendo che quel disastro sia responsabilità di altri soggetti, che avrebbero agito per vendetta nei confronti suoi e della sua compagna, che abita nel palazzo colpito dall’incendio. Il giudice ha convalidato l’arresto ed emesso custodia cautelare in carcere, ma non è escluso che le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Como Simona De Salvo, ora potrebbero procedere con la nomina di un consulente psichiatrico. Il rogo che l’uomo ha appiccato in un garage alla 1.30 di venerdì notte, non è stato di grandi dimensioni, subito spento dai vigili del fuoco, ma ha comunque ha prodotto danni incalcolabili. Dalla zona accanto al box andato a fuoco, passavano le condutture idrauliche i cui tubi si sono fusi, e la rete elettrica dell’intero condominio, che è saltata, lasciando tutti i residenti in condizioni di grande disagio. Oltre a questo, che alla luce dei danneggiamenti risulta il minore dei mali, gli appartamenti e gli spazi comuni sono stati invasi da fumo denso e tossico, che quella notte ha causato la momentanea evacuazione di 95 famiglie. Nessuno è andato incontro a problemi di salute, nonostante il trasporto in ospedale di 13 persone per essere visitate. Pa.Pi.