
Profughi ospiti a novembre e impegnati in attività di volontariato
Aprica, 9 settembre 2015 - L'arcivescovo di Milano Scola, nella lettera pastorale, invita parrocchie e famiglie ad accogliere i profughi e, nell'attesa che ciò si avveri, l'altro pomeriggio altri profughi sono stati indirizzati dalla Prefettura di Sondrio in strutture ricettive di Aprica.
Nel pomeriggio di lunedì, attorno alle 17, le forze dell'ordine col consueto supporto di volontari della Cri hanno accompagnato altri 8 richiedenti asilo all'hotel Aurora, gestito dalla moglie di Carlo Montini che a sua volta e' titolare dell'hotel Stella di Bormio e negli ultimi giorni e' balzato agli onori delle cronache perché all'ingresso c'è stato il comizio di protesta del leader leghista Matteo Salvini. Ora all'Aurora, con i nuovi arrivi delle ultime ore, il numero dei migranti ospitati sale a 25. Ma si va allargando sempre più il fronte dell'ospitalità, a chi è fuggito dai Paesi in guerra o da altri dove le condizioni di vita sono di assoluta povertà, da parte della località turistica sulle alpi Orobie, in Valtellina, al confine con la provincia di Brescia.
Nella giornata di domenica, infatti, sempre ad Aprica sono altri tredici rifugiati, ora accolti nel residence "Stella Alpina" di proprietà dell'imprenditore Paolo Cioccarelli. Si tratta di una struttura che, in particolare nei mesi invernali, ospitava piccoli nuclei familiari di villeggianti, in prevalenza provenienti da Polonia ed ex Cecoslovacchia. Al momento, pertanto, nel centro orobico sono complessivamente 38 i migranti assistiti in albergo e nel residence dotato di diversi piccoli alloggi. Un numero non trascurabile che, peraltro, secondo informazioni acquisite da "Il Giorno" sembra destinato a crescere nei prossimi giorni.Intanto l'altra sera a "Quinta colonna", il programma di Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio, il numero della Lega, Matteo Salvini, non ha perso l'occasione per sferrare un altro duro attacco all'"albergatore di Bormio che fa business con i clandestini e che deve fallire".
"Questo è il sostegno di certi politici agli imprenditori del settore turistico - replica seccato Montini che si dichiara ex leghista deluso dal partito fondato da Bossi -. Avendo accolto l'invito dello Stato ad accogliere persone straniere in difficoltà posso lavorare e dare lavoro a chi fa le pulizie, a chi cucina, a chi serve i piatti e ai fornitori di beni e servizi dei miei hotel che lui vorrebbe fallissero. Poi mi mantiene lui col suo ricco stipendio di europarlamentare che sto contribuendo a pagargli grazie ai migranti che ho accolto?".