SARA BALDINI
Cronaca

Cassa straordinaria per i 18 dipendenti Melavì

Nuovo capitolo nella storia che ormai si avvia al capolinea della cooperativa Melavì. Ieri è stato infatti sottoscritto al ministero...

Nuovo capitolo nella storia che ormai si avvia al capolinea della cooperativa Melavì. Ieri è stato infatti sottoscritto al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il verbale di accordo per la richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione dell’attività dell’azienda per il periodo 1° maggio-31 dicembre (finanziato dalle Legge di Bilancio 2025) per i diciotto lavoratori e lavoratrici operai e impiegati assunti a tempo indeterminato. La società richiederà il pagamento diretto della Cigs da parte dell’Inps. Per gli altri 53 avventizi, invece, non è previsto alcun ammortizzatore sociale: per diversi di loro il contratto è già scaduto, per gli altri avverrà in questi mesi. "Al fine di agevolare la ricollocazione dei lavoratori sospesi, presso altre aziende, sarà utilizzato lo strumento del distacco temporaneo" spiegano Valter Rossi (Flai Cgil), Ilaria Urbani (Fai Cisl) e Donatella Canclini (Uila Uil) che stanno seguendo passo dopo passo la vicenda. "In sostanza il lavoratore potrà temporaneamente instaurare un altro rapporto di lavoro e rientrare in Cigs al suo termine. In ogni caso, alla scadenza del 31 dicembre 2025, si procederà con i licenziamenti collettivi di tutti i lavoratori".

Sempre in tema di lavoro, sabato scorso adesione in massa anche nei punti vendita Lidl della provincia - in 60 hanno incrociato le bracca nei tre negozi principali - allo sciopero promosso da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTuCs per rivendicare condizioni di lavoro dignitose, rispetto dei carichi di lavoro, una migliore organizzazione dei turni, un salario più equo e una contrattazione integrativa aziendale seria. A Delebio il negozio è rimasto aperto per sole due ore, gestito esclusivamente dal capo area e dalla direttrice di filiale. A Castione Andevenno hanno aperto solo alle 12.30, in servizio i soli responsabili. A Villa di Tirano hanno coperto l’intera giornata con personale non operativo e ridottissimo, mentre a Prata Camportaccio, pur senza dati ufficiali, il servizio è stato fortemente compromesso.

"Vogliamo ringraziare tutti coloro che sabato hanno scioperato – hanno scritto in una nota Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTuCs locali – non è mai facile, ma avete dato un segnale forte. Avete dimostrato che insieme si può dire basta a una gestione che scarica tutto sulle spalle del personale, spesso precario e sottoinquadrato. Un messaggio anche ai clienti: dietro i sorrisi che ogni giorno incontrate nei punti vendita, ci sono persone che meritano rispetto, tutele e retribuzioni adeguate".

Sara Baldini