"Prodotti tipici chilometro zero e meno plastica"

Il "Bitto e Le Stelle" promuove la valorizzazione dei prodotti agroalimentari italiani attraverso la creatività di chef d'eccellenza. La kermesse invernale del 2026 presso La Fiorida si concentra sulla sostenibilità alimentare in vista dei Giochi di Milano Cortina 2026, con l'obiettivo di ridurre plastica e sprechi.

"Prodotti tipici chilometro zero e meno plastica"

Il "Bitto e Le Stelle" promuove la valorizzazione dei prodotti agroalimentari italiani attraverso la creatività di chef d'eccellenza. La kermesse invernale del 2026 presso La Fiorida si concentra sulla sostenibilità alimentare in vista dei Giochi di Milano Cortina 2026, con l'obiettivo di ridurre plastica e sprechi.

Una visione alimentare speciale per far crescere il turismo di qualità e le filiere locali. È quella proposta dal "Bitto e Le Stelle", la kermesse che da oltre 10 anni disegna le identità più autentiche dei territori italiani con il linguaggio dei loro prodotti agroalimentari più rappresentativi, interpretati dalla creatività di chef d’eccellenza. Protagonisti del percorso di degustazione sono stati 18 chef, tra i più talentuosi delle località che ospiteranno la kermesse invernale del 2026. Ad accoglierli Gianni Tarabini, chef executive de La Fiorida, Stella Michelin dal 2013 e Stella Verde dal 2022, insieme alla sua brigata di cucina.

L’azienda agrituristica La Fiorida ha rinnovato l’appuntamento ed il suo spirito, guardando al prossimo, grande evento sportivo che interesserà l’Italia: i Giochi di Milano Cortina 2026. Un’attenzione che si è rispecchiata non solo nella proposta gourmet della serata, ma che ha ispirato i temi al centro del convegno "Una visione per il territorio, le filiere agroalimentari e l’ospitalità", in cui si sono confrontati Massimo Sertori (Regione Lombardia - assessore Enti Locali e Montagna), Sergio Schena (Fondazione Milano Cortina 2026 - membro CdA), Maria Laura Iascone (Fondazione Milano Cortina 2026 – ceremonies director) e Claudio Palladi (Distretto agroalimentare di qualità della Valtellina – presidente). Il Distretto agroalimentare di qualità della Valtellina e La Fiorida lanciano così l’idea di codificare in una "Visione alimentare" buone prassi atte a promuovere la sostenibilità alimentare in vista dei Giochi olimpici. Come? Prodotti tipici, meno plastica e meno sprechi.