Piateda, cacciatore di frodo ci ricasca: arrestato dai carabinieri

Già interrogato dal Gip, il 60enne si trova ora ai domiciliari

Carabinieri

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Sondrio, 6 aprile 2019 - Le brutte abitudini sono difficili a morire. Lo ha dimostrato, ancora una volta, F.G. un allevatore 60enne di Piateda. L’uomo giovedì sera è stato arrestato dai carabinieri di Ponte in Valtellina con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, porto d’armi e caccia di frodo.

Il 60 enne, già conosciuto dai militari per la sua abitudine alla caccia da frodo, durante l’intimazione dell’alt del posto di controllo ha contravvenuto all’ordine, per fermarsi qualche metro più in davanti. La scusa addotta per il comportamento tenuto non ha convinto i militari che hanno proceduto ad un controllo più approfondito. La perquisizione del veicolo ha permesso il rinvenimento un coltello e di munizionamento adatto per la caccia. Seppure interrogato, l’uomo ha negato il suo coinvolgimento in attività illecite. I carabinieri, allora, controllando la zona limitrofa hanno rinvenuto, con non poche difficoltà, un’arma assemblata artigianalmente che successivamente F.G. confermava essere di suo proprietà. L’uomo infatti, durante la breve fuga, si era disfatto del corpo del reato che gli sarebbe costato problemi di carattere penale, ma non si aspettava certamente la caparbietà professionale dei militari che, addirittura sotto la pioggia di quella sera, hanno decisodi effettuare il rastrellamento dell’area per la ricerca del fucile.

F.G., che già l’anno scorso era incorso con il personale dei carabinieri di Ponte in Valtellina nei medesi problemi dopo che lo avevano trovato con la carcassa di un animale, è stato arrestato non solo per porto d’armi e caccia di frodo ma anche per resistenza a pubblico ufficiale. Nella giornata odierna, F.G. si è presentato davanti al Gip del Tribunale di Sondrio che, dopo aver convalidato l’arresto, ha emesso il provvedimento dei domiciliari.