Nuova avventura per Piasini, il “Marco Polo” di Poggiridenti

L'intraprendente 68enne pronto all’ennesima sfida in bicicletta

Secondo da sinistra Dario Piasini

Secondo da sinistra Dario Piasini

Poggiridenti (Sondrio), 26 luglio 2018 - Un'altra avventura a Est per Dario Piasini. L’intraprendente 68enne di Poggiridenti, dopo aver partecipato alla mitica Como-Pechino nel 2005 e ad altri super viaggi in bicicletta nella zona balcanica e asiatica, è pronto a salire in sella un’altra volta ad inizio agosto per percorrere la seconda tappa del viaggio da Lione a Ulan Bator, lungo le piste seguite nel XII° secolo da Giovanni Di Pian Del Carpine.

Dopo aver percorso quindi la via della Seta, quella seguita da Marco Polo per arrivare in Cina, insieme ad un nutrito gruppo, Piasini si appresta a compiere quest’altra impresa ma lo farà in solitaria. La prima tappa, da Lione a Kiev, è stata percorsa da Piasini nel 2015. Il secondo tratto prevede la partenza il 7 agosto da Rostov sul Don (Russia) e l’arrivo a Alma Ata in Kazakistan il 30 agosto dopo aver percorso ben 4200 km in bicicletta. Questo viaggio “rievocativo” è stato studiato nei minimi particolari da Giancarlo Corbellini, lo storico e geografo molto legato alla Valtellina avendo casa anche in Valmalenco e avendo tracciato alcune delle vie più affascinanti della Valle del Mallero tra le quali l’Alta Via, una delle anime di Overland, spedizioni documentaristiche in tutto il Mondo trasmessa poi dalla Rai. Il viaggio in bicicletta da corsa che porterà Dario Piasini in Kazakistan è stato presentato ieri nella sede della Cgil di Sondrio.

«Sarà un bellissimo viaggio in bici, – ha detto Piasini – e ringrazio tutti quelli che mi sostengono in questa avventura. Il percorso originale prevede 10.000 km in bici, ma per farlo ci sarebbero voluti alcuni mesi e quindi si è pensato di dividere in tre il viaggio. Siamo stati costretti a partire da Rostov ed evitare di dover oltrepassare il confine tra Ucraina e Russia perché di lì è difficile avere i permessi visto i difficili rapporti tra i due Paesi. Questa volta pedalerò da solo e avrò a supporto un furgoncino attrezzato guidato da Domenico Stefanon. Nella prima parte ci sarà con noi anche Maurizio Consolini, l’alter ego di Corbellini che ci accompagnerà nel secondo tratto. Ogni giorno pedalerò per 120 km e ci sarà una tappa di trasferimento di 800 km nella zona della steppa kazaka. Poi nel 2019 vorrei completare il giro con la terza tappa». E il ritorno ? «Stefanon e Corbellini rientreranno in aereo mentre mi verranno a prelevare ad Alma Ata Giorgio Nana, Gabriele Redaelli e Tullio Catellotti. Ritorneremo in macchina ma facendo un altro bel giro di 8000 km, passando per Mosca e per San Pietroburgo». Ma cosa la spinge in queste avventure ? «Il piacere di immergermi nelle culture, negli usi di altri Paesi. Ogni viaggio rappresenta una crescita personale. E poi perché voglio lanciare un messaggio a tutti i 50, 60 e 70enni: l’età non deve essere un ostacolo per vivere avventure. Io ne sono l’esempio. A qualsiasi età si possono provare grandi emozioni, praticare sport e una vita attiva. Basta volerlo (salute permettendo)». Piasini è sempre allenato, ha praticato scialpinismo in inverno e corso alcune Vertical in primavera e in estate. Il “Marco Polo” in bici della Valle è pronto a vivere l’ennesima avventura!