Sconto di pena in Appello per Nicola Fracassi e Luca Lo Monaco, i presunti autori del pestaggio ai danni di Francesco Zanetti, il giovane di Cellatica che la notte tra l’1 e il 2 aprile del 2016, nel piazzale della discoteca Latte Più in città, fu ridotto in fin di vita. Oggi ha 35 anni e un’invalidità permanente al 100%. Ieri i giudici della seconda sezione della Corte – presidente Eleonora Babudri – hanno ridotto a otto mesi la condanna inflitta agli imputati che, al termine dell’abbreviato nel 2018, avevano rimediato una pena di un anno e due mesi e nessuna sospensione. La Corte invece ha accordato il beneficio della condizionale.
Fracassi e Lo Monaco, rispettivamente 38 e 28 anni, entrambi di Sarezzo, hanno nuovamente negato gli addebiti accusandosi a vicenda. Di qui la richiesta di assoluzione delle difese, rappresentate dagli avvocati Patrizia Scalvi ed Enzo Bosio. Il sostituto procuratore Francesco Rombardoni al contrario aveva chiesto la conferma della condanna, cui si è associata la parte civile con l’avvocato Ennio Buffoli: "È accertato da dieci testimoni che a mollare calci fu Fracassi – spiega Buffoli – ma non conta solo l’azione materiale. C’è il concorso morale e Lo Monaco ne risponde in egual misura".
Alle 4 del 2 aprile 2016 un gruppo di avventori della discoteca all’uscita si fermò a chiacchierare nel piazzale quando Francesco per ragioni mai chiarite – pare fosse intervenuto per difendere una ragazza – fu assalito a calci e pugni. Il pestaggio gli scatenò un aneurisma pregresso rimasto latente e finì in coma. Si salvò, ma con danni cerebrali irreversibili. Proprio l’evento aneurismatico portò a un’iniziale richiesta di archiviazione, ma il processo si aprì ugualmente per la determinazione della famiglia che, dimostrando la presenza di un forte trauma cranico, ottenne l’imputazione coatta.
Beatrice Raspa