"Passo della Forcola chiuso sei mesi? È un problema"

Il sindaco di Livigno: "Decisione della Svizzera, ma rispetto a oggi in fondo cambia poco"

Livigno, il passo della Forcola (Nat.P.)

Livigno, il passo della Forcola (Nat.P.)

Livigno, 9 ottobre 2016 - «Passo della Forcola chiuso sei mesi all’anno? Non cambia molto rispetto al passato, ma ci sono ancora margini di confronto con il governo del Canton Grigioni». Così il sindaco di Livigno, Damiano Bormolini, all’indomani della decisione della Svizzera di chiudere il passo dall’ultimo venerdì di novembre al primo lunedì di giugno, indipendentemente dalle condizioni meteo e di percorribilità della strada. La decisione assunta dalle autorità elvetiche, che di fatto hanno fissato per un periodo di sei mesi l’intervallo minimo di chiusura, permetterà ai Grigioni di risparmiare sui lavori di sgombero della neve.

Il sindaco di Livigno Damiano Bormolini
Il sindaco di Livigno Damiano Bormolini

Secondo il comitato Tivas (Traffico intelligente in valle per un ambiente sostenibile), attivo in Valposchiavo, il provvedimento rispecchia anche «un chiaro segnale di attenzione, accompagnato da una precisa scelta politica» rispetto al tema del traffico di transito da e per Livigno. «Pensiamo - spiegano i membri di Tivas - che oggi Coira si renda perfettamente conto che il problema delle smodate punte di traffico non riguardi semplicemente la “difesa di alcuni orticelli“, bensì che impatti su una visione globale dello sviluppo futuro della nostra Valle, seriamente minacciata nell’economia, nell’ambiente e nel turismo dalla sua trasformazione in misero corridoio di transito».

I membri del comitato, che da tre anni fanno sentire la propria voce per lamentare i disagi che il traffico provoca, sostengono che «la chiusura invernale del Passo metta una pietra sopra una questione critica: l’ambizione dei livignaschi di godere tutto l’anno di un accesso libero verso il loro territorio».