Albosaggia, ospizio a prezzi calmierati

L'iniziativa di 7 Comuni per realizzare una casa di riposo a "prezzo politico"

Il terreno di Albosaggia dove dovrebbe sorgere la casa di riposo (Anp)

Il terreno di Albosaggia dove dovrebbe sorgere la casa di riposo (Anp)

Albosaggia, 11 luglio 2019 - L’unione fa la forza nel caso dei sindaci dei 7 Comuni che hanno avviato il percorso per la creazione della struttura/Casa di riposo in grado di garantire una serie di posti, a prezzo politico, per i rispettivi abitanti.

Dovrebbe sorgere ad Albosaggia, su un’area di proprietà comunale di oltre 8000 metri quadri, tra il Campus scolastico e il campo sportivo. C’è già la destinazione urbanistica adeguata, manca la ditta che la realizzerà tramite project financing. «Abbiamo ricevuto lettere che manifestano potenziale interesse, ma per sapere chi si aggiudicherà l’appalto, stimato attorno ai 10-12 milioni di euro, faremo un bando, valutando progetti e offerte», esordisce il sindaco di Cedrasco, Nello Oberti. Nel frattempo, il 23 del mese, una delegazione dei sindaci coinvolti visiterà due strutture, una nel Milanese, l’altra nella Bergamasca, di uno degli interessati. «Non avendo alcuna esperienza in materia, sarà per noi utile capire di che strutture si tratta», aggiunge. Dopo la visita, che non pregiudicherà la scelta, partirà l’iter del project financing. «Per realizzare la struttura parlano di 4-5 anni. Sogno di concludere il mio ultimo mandato con il progetto concretizzato», continua il primo cittadino di Cedrasco che, di recente, ha incontrato tutti gli altri sindaci della partita: oltre ad Albosaggia, Caiolo, Piateda, Faedo, Castione, Postalesio.

«Dopo le amministrative, che hanno determinato qualche cambio al vertice, era necessario chiarire chi fosse ancora interessato», aggiunge. Hanno confermato tutti «tranne Fusine che tentenna». Per i 7 sindaci l’importante è garantire per i rispettivi abitanti (in totale 10 mila) almeno una quarantina di posti, sui 100 complessivi, a costo calmierato. «Il problema è proprio quello delle contrattualizzazioni. Al momento la Regione non ne concede di accreditamenti e fino a quando la situazione non cambierà, dobbiamo contare sulle sole forze comunali e sul supporto di altri enti quali, ad esempio, la Comunità Montana». A prezzo pieno «si parla di circa 3000 euro. Nonostante siano costi proibitivi per i più, strutture come quella di Civo, nella quale pochi sono i posti “calmierati”, sono quasi piene», chiarisce. «Fondamentale per noi è garantire i posti per i nostri anziani a prezzi contenuti, il resto della struttura sarà la ditta a configurarla. Si adatterebbe bene a ospitare servizi come il medico condotto o una farmacia, se supportata dai numeri», conclude. Inoltre, nell’idea di Albosaggia, come più volte ribadito dal sindaco Graziano Murada, c’è che l’edificio diventi un polo di aggregazione nel quale il sapere dei nonni si fonda con il bisogno dei più piccoli di crescere in armonia.