FRANCESCA NERA
Cronaca

"In corsia personale non sufficiente e organizzazione non all'altezza"

L’intervento di Cola (Rsu): le infermiere lavorano fra mille ostacoli

Lamentele per alcuni servizi dell’ospedale di Sondrio (NP)

Sondrio, 16 aprile 2017 -  Fanno la spola fra le corsie giorno e notte, da un capo all’altro del reparto per le esigenze di ciascun paziente. Il personale infermieristico presta quotidianamente la propria attività assistenziale con professionalità e passione. Qualcuno lo fa per vocazione o per una predisposizione innata. Altri ancora per il piacere di farsi carico, con rara empatia, di chi ha più bisogno. Succede in ogni ospedale, proprio come accade nelle strutture di Geriatria, Recupero e Riabilitazione funzionale e Oncologia dell’ospedale di Sondrio. Sono solo alcune delle ragioni per cui la Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) dell’Azienda ospedaliera Asst Valtellina e Alto Lario, ha deciso di far sentire la propria voce a sostegno del personale infermieristico, recentemente finito nel mirino dopo le lamentele di alcuni familiari di pazienti ricoverati presso i reparti di Geriatria, Recupero e Riabilitazione funzionale e Oncologia.

«Gli infermieri e gli operatori di supporto presenti – denuncia in una lettera aperta Nadia Cola, coordinatore Rsu Asst - lavorano con mille difficoltà organizzative, create da una cattiva gestione e organizzazione che ormai persistono da anni. Si può definirla una ‘disorganizzazione cronica’ dove, a causa dei carichi di lavoro importanti, accentuati da una carente organizzazione, il rischio di una minor attenzione verso i bisogni del paziente è molto più elevato». Gli infermieri non ci stanno. «Purtroppo abbiamo constatato che questo sistema d’inefficienze non ha colpito chi realmente in Azienda è deputato alla programmazione, al controllo e alla gestione dell’organizzazione delle strutture ma, ahimè, come spesso accade, sono stati gli infermieri ad essere coinvolti in questo sistema di mal-organizzazione, e sono spesso gli infermieri le vittime di attacchi».

Ma c’è di più ed Rsu dice basta a quelle che definisce «false promesse» da parte dei vertici. «Abbiamo più volte segnalato al tavolo di confronto aziendale che non si può andare oltre – prosegue Cola -. Siamo stanchi di false promesse e di azioni di tamponamento che di fatto risultano essere inconcludenti dal punto di vista del miglioramento organizzativo e dei carichi di lavoro presenti. È da troppo tempo che le risorse sono poche, perlopiù legate ad un alto turn over, risorse che devono gestire un carico di lavoro specifico per l’acuzia e post-acuzia ma anche di prevenzione, strettamente correlati a quel tipo di patologia del paziente anziano». Da qui la richiesta, nero su bianco, rivolta ai vertici aziendali: «Auspichiamo che venga dato il giusto peso e ascolto ai bisogni da noi più e più volte segnalati, con un adeguato numero di personale infermieristico e di supporto. Continueremo a monitorare la situazione e, se necessario, passeremo ad altre azioni».