Pecore uccise: "l’indiziato" è l’orso bruno

Luca Pedrotti, biologo del Parco dello Stelvio : "Di che esemplare si tratti è troppo presto per dirlo . Abbiamo però delle fototrappole"

Un orso

Un orso

Sondalo (Sondrio) - Nuova strage di animali in alta quota, questa volta nell’area del Gavia a qualche chilometro di distanza dalla Val di Rezzalo dove, una decina di giorni fa, diversi capi erano stati dilaniati e trascinati sulla morena. In azione in zona ci sono sia branchi di lupi, attivi soprattutto sul confine con la vicina provincia di Brescia, ma pronti ogni tanto a fare le loro puntate anche in Valtellina, e anche un esemplare di orso che è il principale indiziato delle ultime stragi.

«Stiamo ancora raccogliendo gli elementi, ma tutto lascerebbe pensare alla predazione di un orso – spiega Luca Pedrotti, biologo del Parco dello Stelvio che si occupa del monitoraggio faunistico – Di che esemplare si tratti è troppo presto per dirlo, abbiamo posizionato delle fototrappole in quota che potrebbero essere molto utili per identificare l’animale, ma siamo pronti a fare anche dei test genici come abbiamo fatto nei giorni scorsi in Val di Rezzalo". Niente di strano che un orso decida di attaccare anche altri animali per cibarsene.

"Questi animali sono onnivori e possono variare la loro dieta a seconda dei gusti personali e anche del periodo dell’anno. Di sicuro in questa stagione gli esemplari sono molto attivi, un po’ come capita in primavera, sentono l’avvicinarsi del cambio di stagione e in vista del letargo invernale si cibano con più frequenza per accumulare quello strato di grasso che li dovrà proteggere dal freddo". E l’orso affamato non guarda in faccia a nessuno, nemmeno alle pecore che pascolano in alta quota che possono finire nel suo menù, com’è capitato al Gavia e prima ancora in Val di Rezzalo dove un esemplare di orso era stato fotografato mentre dilaniava una delle carcasse che aveva trascinato con sé sulla morena. Le impronte e anche i morsi sono la carta d’identità di questi grandi predatori e consentono di stabilire non solo la razza, ma anche quale esemplare ha agito.

Finora in provincia si contano con certezza un paio di orsi, uno stanziale che vive in alta Valle Spluga e un altro di passaggio che è stato avvistato nella zona del Mortirolo, in arrivo dalla provincia di Brescia o dal Trentino. Il plantigrado della Valle Spluga è "indiziato" per aver ucciso cinque pecore in Val Loga, a 2.700 metri di quota, sospettano di lui perché gli animali sono stati trovati quasi integri e con il collo spezzato, probabilmente perché l’orso più che nutrirsi voleva giocare.