
Gravissimo episodio di razzismo sabato alla Castellina, al termine della partita dei Giovanissimi 2010-2011 che, grazie a una rete piazzata...
Gravissimo episodio di razzismo sabato alla Castellina, al termine della partita dei Giovanissimi 2010-2011 che, grazie a una rete piazzata in extremis, ha regalato la vittoria ai padroncini di casa. A segnare il gol decisivo nel match tra Sondrio e Cosio Valtellino, per assegnare il terzo e quarto posto in campionato, un giocatore di colore che non ha neppure potuto godersi la festa dei compagni di squadra perché, come una doccia gelata, al suo indirizzo è giunto l’insulto più volgare e razzista possibile, pronunciato da un avversario-coetaneo del Cosio Valtellino.
La reazione del giovanissimo insultato non si è fatta attendere, in un parapiglia che ha attirato l’attenzione degli spettatori, sconcertati di fronte a quella che stava per trasformarsi in rissa. In campo anche i rispettivi allenatori e accompagnatori delle due squadre, per cercare di raffreddare gli animi. A loro si è poi aggiunto l’arbitro, che aveva già raggiunto gli spogliatoi e che ha ricostruito l’accaduto cui non aveva assistito, sentendo sia il racconto del calciatore offeso, che quello di diversi testimoni per poi estrarre l’inequivocabile cartellino rosso per il giocatore del Cosio.
"Come società stigmatizziamo l’evento, prendiamo atto delle scuse da parte del giocatore e dei dirigenti della società che hanno raggiunto anche il nostro giocatore in spogliatoio, ma speriamo che eventi simili non accadano più – commenta amareggiato Mauro Baggini, il vicepresidente Nuova Sondrio calcio che si occupa del settore giovanile –. Non sono cose che dovrebbero accadere sui campi da gioco, men che mai tra i più giovani: in campo dovrebbero starci soltanto per divertirsi e socializzare".
Sara Baldini