Sondrio, uccide la sorella con problemi di salute: ora è scomparso

Il 73enne era ai domiciliari: si pensa a un suicidio

I sommozzatori hanno passato al setaccio l’Adda

I sommozzatori hanno passato al setaccio l’Adda

Sondrio, 26 giugno 2019 - Potrebbe essere Giulio Paganoni l’uomo che ieri è stato visto cadere dal ponte ciclo-pedonale di Albosaggia, nelle acque dell’Adda. Paganoni, 73 anni, è l’uomo che l’8 aprile di quest’anno ha ucciso la sorella 87enne, gravemente malata. Il giorno dell’omicidio l’anziano, dopo aver posto fine alla vita della sorella affermando di «non riuscire più ad occuparmi di lei», aveva preparato una corda con un cappio e l’aveva attaccata alle inferriate di una finestra, pronto a seguirla nel suo ultimo viaggio. Aveva chiamato il 112, per far sì che il suo corpo, e quello di Andreina Paganoni, venissero trovati al più presto. Ma il poliziotto al telefono era riuscito a comprendere l’intenzione di Paganoni, trattenendolo il tempo sufficiente da permettere ai colleghi di raggiungere e fermarlo.  La Squadra volante della Polizia di Stato, giunta in via Torelli, a Sondrio, aveva arrestato l’uomo, reo confesso del delitto. Insieme a un biglietto di addio, preparato dal 73enne, sul tavolo dell’appartamento erano stati posati anche i soldi che sarebbero dovuti servire per i funerali dei due fratelli. Lo scopo era di non gravare economicamente sul terzo fratello, residente a Milano. Paganoni era stato scarcerato nel giro di qualche giorno, vista l’età avanzata, ed era stato sottoposto agli arresti domiciliari (il suo avvocato difensore, Giuseppe Romualdi, aveva annunciato anche l’intento di richiedere una perizia psichiatrica). Arresti domiciliari ai quali si trovava anche ieri mattina, alle 8.30, quando un passante nella zona del Porto, ad Albosaggia, ha lanciato l’allarme dopo aver visto un uomo cadere nel fiume e scomparire nelle sue acque. 

Sono, quindi, immediatamente scattate le ricerche, effettuate dai Vigili del fuoco del Comando provinciale di Sondrio con perlustrazioni via terra, lungo le rive dell’Adda; via acqua, con gommoni che hanno percorso il letto del fiume; e anche via aerea, con l’elicottero decollato da Malpensa. A collaborare con i pompieri del Comando locale sono giunti a Sondrio anche gli uomini del Nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco di Milano. Le ricerche sono proseguite per tutta la giornata di ieri e proseguiranno ancora nel corso di quella di oggi, mercoledì. Infatti l’uomo non è stato ancora ritrovato.

Contemporaneamente alla segnalazione per l’incidente, ieri, è scomparso dal proprio appartamento dove si trovava a scontare gli arresti domiciliari, Giulio Paganoni. A quel punto, quindi, sono state incrociate le informazioni a disposizione ed è considerato probabile che l’uomo caduto nel fiume sia proprio lui. Non esiste, in ogni caso, al momento, una certezza granitica circa l’identità dell’uomo caduto nell’Adda, proprio perché il corpo ieri, non è stato rinvenuto.