REDAZIONE SONDRIO

Omicidio a Villa di Tirano, il suocero: "Non mi lasciava vedere i nipotini"

Moira Giacomelli, vedova, stava lasciando la casa comune quando la lite col suocero è degenerata di MICHELE PUSTERLA

Moira Giacomelli​, uccisa a Villa di Tirano dal suocero Enrico Simone Ferrari

Villa di Tirano (Sondrio), 10 aprile 2016 - Non gli fa vedere gli adorati nipotini e la uccide a coltellate. Poi, nel cuore della notte, ancora sporco di sangue, dopo avere rivelato a una vicina di casa il «fattaccio», si presenta in caserma per confessare l’omicidio della nuora. E’ accaduto in un piccolo paese della Valtellina, a pochi chilometri dal confine con la Svizzera, lungo le strade che conducono alle capitali del turismo montano, Bormio e Livigno. Enrico Simone Ferrari, 70 anni, operaio della Cartiera in pensione, da quando subì il trapianto di cuore, ha ammazzato a coltellate Moira Giacomelli, 43 anni, al termine dell’ennesimo litigio perchè la donna, rimasta vedova dallo scorso dicembre, da tempo si sarebbe rifiutata di fare vedere i due bambini ai nonni paterni. Questo il probabile movente che ha armato la mano dell’assassino.

OMICIDIO_13230145_153648

L’altra sera, alle 21.30, la vittima sarebbe stata sorpresa dal suocero a caricare in auto alcune masserizie dall’appartamento al secondo piano di una piccola palazzina (al primo vivono i suoceri), che un tempo occupava col marito venuto a mancare all’improvviso lo scorso dicembre, perchè aveva deciso qualche tempo fa di trovarsi una nuova casa, staccandosi da quella nella quale vivevano anche i suoceri. Aveva postato un annuncio sul suo profilo Facebook: «Cerco casa». Nell’attesa, talvolta, trovava «rifugio» in quella dei genitori, a Sondrio. Alla vista della nuora con alcuni oggetti prelevati dall’alloggio è nata una violenta discussione e il 70enne, in poco tempo, ha perso il controllo e, al culmine della lite, ha colpito più volte Moira con un coltello da cucina. Poi, prima di presentarsi in caserma, ha raggiunto la vicina di casa Olga e le ha confidato cosa aveva combinato, mentre sua moglie Bruna in quel momento non era nell’appartamento.

I rapporti fra Moira e i suoceri, per la verità mai risultati particolarmente buoni, secondo diverse testimonianze raccolte a Villa di Tirano, il paese teatro del dramma familiare, si sono ulteriormente deteriorati da quando è morto Simone, stroncato da un infarto, il marito della donna uccisa e papà dei due piccoli di 6 e 3 anni che, in pochi mesi, sono pertanto rimasti orfani di entrambi i genitori. «Le tensioni in quella famiglia - raccontano alcuni residenti - erano note. A volte sono intervenuti pure gli assistenti sociali. Ma mai si sarebbe pensato a un simile epilogo».

«Moira era una mamma amorevole - riferisce la vicina Anna Damiani -. Adorava i suoi figlioletti con i quali talvolta la si vedeva passeggiare in paese. Mi viene un nodo alla gola a pensare a ciò che è successo». Il parroco, Remigio Gusmeroli, in lacrime: «Enrico Simone, evidentemente, non è riuscito, dopo la morte del figlio per un infarto, a sopportare un altro peso: quello di non potere vedere i nipotini». L’omicida, ancora sporco di sangue, non ha esitato a confessare al capitano Luca Mechilli quanto avvenuto all’interno dell’edificio di via Sonvico. Intanto nelle prossime ore, nella camera mortuaria dell’ospedale del capoluogo valtellinese, verrà eseguita l’autopsia sul corpo di Moira Giacomelli la quale lavorava nella Casa di riposo di Villa di Tirano, dove nel tempo aveva saputo raccogliere la stima dei numerosi ospiti che assisteva.