Nel weekend raffica di soccorsi In Valtellina e Valchiavenna una cinquantina di Sos dai monti

Weekend di straordinari per gli uomini del Soccorso Alpino della provincia di Sondrio che sono intervenuti una cinquantina di volte per far fronte alle chiamate provenienti da un po’ tutte le stazioni sciistiche valtellinesi e valchiavennasche. Un lavoro essenziale quello degli uomini coordinati in Valle da Valerio Rebai, responsabile della VII delegazione Valtellina e Valchiavenna del Soccorso Alpino, capaci di districarsi nelle condizioni più estreme come è successo tra sabato e domenica in Valchiavenna. La stazione di Madesimo è stata attivata dalla Soreu delle Alpi che aveva ricevuto da Rega (l’efficientissimo servizio di soccorso aereo della Svizzera) la segnalazione di un uomo in difficoltà, in una zona di confine, circa 300 metri sopra il passo Emet (quello che collega Madesimo con la località svizzera di Ferrera). L’escursionista, con la batteria del telefono al limite, ha fatto in tempo a lanciare l’allarme. "La centrale ha attivato anche il Sagf (Soccorso Alpino Guardia di Finanza) – ci dicono dal Soccorso Alpino - e l’elisoccorso di Areu che ha potuto però fare una ricognizione solo nella parte più alta poiché sotto i 2700 metri c’era una tormenta di neve con visibilità nulla".

Le squadre hanno trovato 2 cani husky e sul collare il numero della persona ricercata. Poi hanno trovato sci e scarponi. La traccia proseguiva verso l’abitato svizzero di Innerferrera. "Alle 2.30 il disperso ha chiamato la centrale, spiegando di aver raggiunto il paese ed essere in buone condizioni…". Tutto è finito bene ma il consiglio è quello "di verificare sempre le condizioni meteo prima di andare in montagna, in inverno le ore di luce sono ridotte. Controllate anche che il vostro telefono sia carico oppure portatevi una batteria di scorta, perché le comunicazioni con i soccorritori sono cruciali per risolvere l’intervento in tempi brevi". E anche Marco Confortola, il cacciatore di 8000 che presta servizio nel Soccorso Alpino, dà alcuni consigli: "Controllare, innanzitutto, il servizio nivometeo e comprendete le info date dagli esperti. È essenziale. Poi bisogna avere l’attrezzatura corretta e soprattutto avere con sé pala, artva e sonda che bisogna però saper usare. Se no sono strumenti inutili…". Fulvio D’Eri