
SERENO L’assessore regionale alla Sanità, Giulio Gallera, tranquillizza popolazione e sindaci: «Non si smobilita. Anzi»
Morbegno, 3 marzo 2017 - «Si sta facendo terrorismo psicologico, al Pronto soccorso di Morbegno non cambierà niente rispetto alla situazione attuale, e per quanto riguarda il Poas è ancora in fase di revisione prima dell’approvazione». L’assessore regionale alla Sanità Giulio Gallera vuole mettere un punto dopo le recenti mobilitazioni in provincia di Sondrio. Partiamo dal tema più «caldo» e attuale, quello del Pronto soccorso dell’ospedale di Morbegno. «Invito tutti, in particolare i rappresentanti delle istituzioni, ad un atteggiamento di responsabilità quando si parla di un tema tanto delicato come quello della sanità – afferma Gallera – perché le dichiarazioni e prese di posizione di questi giorni non fanno altro che creare disorientamento e ansia tra i cittadini. Voglio chiarire che al Pronto soccorso di Morbegno non cambierà nulla: sono già 6 anni che le sale operatorie non ci sono più e che nella Città del Bitto c’è quindi un Punto di primo soccorso dal quale poi il personale smista i pazienti in base alle necessità. E, giusto per essere precisi, in tutto il 2016 sono stati solo 8 i codici rossi, tutti auto presentati perché ovviamente l’ambulanza non porta a Morbegno un paziente grave. Regione Lombardia garantisce che questo servizio continuerà ad essere garantito 24 ore su 24, un presidio, anche notturno, con medico e infermiere, esattamente come negli ultimi 6 anni». Per quanto riguarda l’automedica che è stata spostata a Nuova Olonio di Dubino, l’assessore precisa: «Si tratta della seconda automedica, quella che garantirà la copertura del territorio valchiavennasco. La prima è e rimane all’interno del presidio di Morbegno con medico e infermiere».
E per quanto riguarda l’ospedale della Bassa Valle, Giulio Gallera conclude: «Il progetto che Regione Lombardia sta attuando darà nuova vita all’ospedale, che non viene assolutamente depotenziato, anzi. Si punta sui veri bisogni del territorio, sui servizi ai malati cronici, quello che serve in questo momento alla Bassa Valtellina». L’assessore Gallera, poi, tiene a precisare alcuni aspetti riguardo il Poas (Piano organizzativo aziendale strategico) dell’Asst Valtellina e Valchiavenna. «In questi giorni si è parlato di uno stop, ma si tratta di notizie errate – afferma -. Il Piano, così come quelli delle altre Aziende sanitarie regionali, è ancora in fase di revisione, nei prossimi giorni inizieremo con la valutazione e l’approvazione dei primi, e tra questi non c’è quello valtellinese. C’è ancora margine di manovra per apportare modifiche al Poas predisposto dall’Asst, e proprio in questa direzione negli ultimi mesi ho incontrato sindaci e amministratori e raccolto tutte le istanze del territorio». «L'attenzione di Regione Lombardia sul tema della sanità di montagna è vera e concreta – conclude l’assessore Giulio Gallera -. Basti pensare alla battaglia per i punti nascita, che ha permesso di ottenere una deroga per Sondalo e aspettiamo a breve anche quella per Chiavenna. Non solo: a breve, al massino qualche settimana, presenteremo l’azione operativa che stiamo studiando sul delicato tema del reclutamento e degli incentivi ai medici».