Fulvio D’Eri
Cronaca

Collegamento ferroviario da Livigno all’Engadina: mobilità green fra i monti

Il Consiglio comunale della località ha approvato il protocollo d’intesa con i vicini elvetici. Un primo passo verso il progetto della nuova linea del quale si parla da tanti anni .

Stazione di Poschiavo

Stazione di Poschiavo

Il treno a Livigno? Potrebbe essere realtà. Negli ultimi anni il Comune ha sempre sognato un collegamento ferroviario con la vicina Engadina tanto che nel 2001 venne commissionata all’università Bocconi di Milano la redazione di uno studio di prefattibilità tecnico-economica del traforo ferroviario Livigno-Engadina. Nel 2004 la Ferrovia Retica rispose in maniera affermativa e con parere positivo circa un collegamento ferroviario tra Livigno e il Comune di S-chanf, a ridosso del parco nazionale svizzero, passando sotto il monte Cassana. Tutto si è fermato e oggi grazie agli ottimi rapporti che l’amministrazione comunale ha saputo in questi ultimi 2 anni instaurare con le autorità elvetiche si è riusciti a raggiungere un obiettivo fondamentale, quello di aver siglato un protocollo d’intesa firmato dal Comune di S-Chanf, dal Comune di Zernez e dal Parco Nazionale Svizzero. Il progetto è stato inoltre condiviso con la Ferrovia Retica, la quale vede la Variante "S-Chanf-Livigno" come progetto fattibile anche in una direzione futura di collegamento con la Valchava e quindi Mustair e Mals. Un atto fondamentale che permetterà all’amministrazione di Livigno di avviare uno studio di progettazione più dettagliato e quindi intraprendere l’iter che forse oggi vede più vicino quel sogno che i livignaschi aspettano da anni. "Questa è una prima tappa, importante, abbiamo ripreso in mano un progetto che risale a più di vent’anni fa – dice il sindaco di Livigno Remo Galli -. Ringrazio il Parco Nazionale Svizzero, i comuni di S-Chanf e Zernez per darci la possibilità di procedere con una progettazione più puntuale. Credo che il treno rappresenti il futuro per le nostre località di montagna, sta a noi cogliere questa opportunità. Dobbiamo valutare il treno come alternativa alle auto. Progetto e data spero restino nella storia per le prossime generazioni. Sicuramente la strada non è semplice, ma ci piacerebbe coinvolgere tutti, italiani e svizzeri su questo progetto".