Minori senza tutori, in Lombardia è allarme

Sono 2.859 i ragazzi non accompagnati: il garante regionale per l’Infanzia ha pubblicato un bando per selezionare i cittadini disponibil

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di Federica Pacella

Lombardia al primo posto in Italia per minori stranieri non accompagnati: se ne contano 2.859, più della Sicilia, dove tradizionalmente si contano più Msna. Ma i tutori sono ancora troppo pochi rispetto alla richiesta. Visti i dati dei Tribunali dei minorenni di Brescia, oltre che di Milano, che contano 363 tutori (ne servirebbero altri 1500) il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Riccardo Bettiga ha pubblicato un nuovo bando per la selezione di cittadini disponibili ad assumere a titolo volontario e gratuito la tutela di minori stranieri non accompagnati. I minori stranieri non accompagnati sono collocati in comunità e i tutori volontari hanno il compito di rappresentanza legale: in assenza di un tutore, la responsabilità è del sindaco. L’obiettivo del nuovo bando della Regione è di implementare il più possibile il numero di queste figure che rappresentano un punto di riferimento molto importante per i tanti minori stranieri soli che si trovano sul territorio regionale. "Essere tutori significa essere il punto di riferimento legale, umano e personale per un minore collocato in una comunità - sottolinea Bettiga-. Chi ha la tutela di un MSNA deve mettere a disposizione il tempo per gli adempimenti burocratici ma può anche scegliere di impegnarsi ulteriormente e costruire una relazione stretta con il minore". Infatti, "la legge del 2017, detta legge Zampa, è quella che ha istituito questa figura, ma all’epoca- va avanti- era passato il messaggio che ci fosse bisogno solo di un impegno burocratico e dunque i tutori erano quasi tutti avvocati". L’esperienza ha però dimostrato che serve "un adulto che sia presente anche da un punto di vista relazionale", dunque occorre qualcuno che "accompagni i minori per mano a conoscere la nostra società e il nostro Paese".

Insomma, "abbiamo bisogno di cittadini di qualunque professionalità che abbiano del tempo da dedicare a questo compito sociale". Per diventare tutore volontario di minori stranieri non accompagnati è sufficiente essere cittadini italiani (o europei), aver compiuto 25 anni, godere dei diritti civili e politici e non aver riportato condanne penali. Le candidature vengono valutate attentamente e sono previsti colloqui e formazione prima di essere iscritti nell’elenco istituito nei Tribunali per i minorenni di Milano e Brescia.