REDAZIONE SONDRIO

Mercato auto in frenata Ma il rosso è del 14,7%

La provincia di Sondrio ha retto meglio di altre realtà lombarde. La spesa complessiva è stata di 40 milioni di euro nonostante la crisi

Anche se la crisi scatenata dalla pandemia si è fatta sentire anche qui la provincia di Sondrio è stata quella che ha retto meglio dal punto di vista dei consumi. A confermarlo è una ricerca dell’Osservatorio dei Consumi Findomestic che ogni anno elabora l’andamento della spesa dei beni durevoli. Nonostante Sondrio sia la provincia con il reddito pro capite più basso di tutta la Lombardia, 18.729 euro in flessione del 2,5% nel 2020, il mercato delle auto nuove ha retto meglio che nel resto della regione contenendo il passivo al 14,7% rispetto al 2019, con una spesa complessiva di 40 milioni di euro. E’ andato molto bene anche il mercato delle auto usate al quale i sondriesi hanno destinato risparmi per 55 milioni, a fronte però di una flessione del 15,3% degli acquisti rispetto al periodo pre Covid.

Sul fronte dei motoveicoli, invece, il fatturato di 5 milioni ha patito una contrazione del 3,9%. Il segno più brilla nel panorama dei beni per la casa, con la crescita di elettrodomestici (+3,1% per 16 milioni), elettronica di consumo (+5,8% per 6 milioni) e soprattutto IT (+24,6% per 7 milioni). Sono diminuiti, infine, gli acquisiti di mobili (-12,7%, 47 milioni) e di prodotti di telefonia (-4,1%, 19 milioni). Secondo i dati raccolti da Findomestic le famiglie hanno concentrato in beni durevoli una spesa di 194 milioni: il passivo del 10,3% rispetto al 2019 è quello meno pesante dell’intera Lombardia, ma il budget medio familiare resta comunque il più basso (2.412 euro). "C’è tanta voglia di normalità, ma oggi quello che osserviamo è che i livelli di preoccupazione tra le persone rimangono stabili – spiega Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic - Il 30% del campione che abbiamo analizzato con l’aiuto di Prometeia è preoccupato per i redditi familiari e per la salute. E’ un dato che consolidato che spende di meno rispetto al periodo pre Covid, solo 20% per motivi economici mentre tutti gli altri lo fanno per sfiducia, risparmiano perché temono l’arrivo di tempi peggiori. Se chiediamo quando finirà questa situazione le previsioni vanno da fine anno al 2022. Un segnale positivo sono le intenzioni di acquisto a tre mesi, finalmente in crescita. C’è voglia di programmare l’acquisto di un bene durevole e di tornare a viaggiare, poi tradurre queste intenzioni in pratica è tutta un’altra cosa". Su Como nel 2020 il giro d’affari dei beni durevoli è stato di 740 milioni con una perdita del 12,9% rispetto all’anno precedente. Nella città di Volta il mercato delle auto nuove è crollato del 20,8%, quello delle usate ha registrato -13,9% e anche il comparto dei mobili ha registrato perdite pesanti segnando un -13,4%. In provincia di Lecco si sono spesi 400 milioni nel 2020 con un calo del 13%, il mercato delle auto nuove ha segnato il 21,4% di acquisti in meno, quello dell’usato -14,1%. Roberto Canali