Val Masino, scalate in ricordo del Melloblocco

Il celebre evento è emigrato in Svizzera, ma i cittadini non si arrendono

Scalata del Melloblocco

Scalata del Melloblocco

Val Masino (Sondrio), 14 maggio 2018 - Il Melloblocco è andato in scena lo scorso week-end, ahimè, in Svizzera, un trasferimento che è costato non poche lacrime agli appassionati di bouldering soprattutto valtellinesi. E, così, si è deciso di proporre questo fine settimana un ritrovo in Val Masino, orfana dell’importante iniziativa. Non è un contro-evento, nemmeno una protesta, ma un raduno libero, spontaneo, nato dalla passione per Val Masino e Val di Mello, e per un evento, impresso in modo indelebile nel cuore dei boulderisti. Lo hanno organizzato persone alle quali il Melloblocco è sempre piaciuto. Lo vorrebbero ancora, ma a «casa sua», in Val di Mello e continuano a sperare che ci torni, magari nel 2019. Aspettando che ciò accada, non restano con le mani in mano: mandano un messaggio che parla di amicizia, di relazioni nate tra un’arrampicata e l’altra. Questo gruppo di appassionati lo scorso week-end è stato in Val di Mello: hanno arrampicato sul sasso Remenno o sugli altri massi e la sera si sono ritrovati a mangiare e bere birra tutti insieme, «per ricordare quello che è stato e quello che ancora potrebbe essere». Il Melloblocco, negli anni, è stata l’occasione per stringere amicizie, instaurare rapporti più o meno duraturi.

«Qualcuno al Mello si è conosciuto, fidanzato, sposato (non proprio al Mello ovviamente) e qualcuno si è pure lasciato». Lo riporta sul suo blog «Corda Doppia», Tatiana Bertera. Tutto il reale contenuto del Melloblocco lo si è ritrovato al neo-nato FreeBlocco. «Ufficioso ma non illegale, tanto per intenderci», scrive Bertera, specificando che è stata fatta comunicazione in Questura, al fine di rendere legale il raduno. «Il Camping Sasso Remenno ha accolto i campeggiatori e fatto panini e salamelle no stop e anche pizzoccheri». Per il resto, «nulla: niente maglie, pacchi gara, iscrizioni o blocchi tracciati», solo quelli che naturalmente costellano la Valle. Ciò che conta al Freeblocco sono le persone. L’idea è nata un paio di mesi fa da due amici, che decidono di ritrovarsi in Valle e scalare, in spirito Melloblocco. Hanno fatto una locandina e una pagina facebook, dando così vita a un circolo virtuoso in cui ognuno ha dato il proprio contributo. «Sorprendentemente, è bastato dare il la, senza neppure un minimo di preavviso (un mese è davvero poco) e chi ha potuto si è organizzato». Sul sito: «Freeblocco nasce da un’idea di un gruppo di amici, innamorati della val Masino e appassionati di montagna e arrampicata».