Può scoprire i tumori: ma la macchina è ferma in un box

Sondrio, scelta nel 2017 e acquistata 18 mesi fa, la macchina costata oltre un milione e 400mila euro non è ancora stata portata in ospedale

La sanità ha acquistato una costosa macchina ma in ospedale ancora non c’è

La sanità ha acquistato una costosa macchina ma in ospedale ancora non c’è

Sondrio, 7 novembre 2020  - "Stanziamenti da parte di Regione che si tradurranno, con riguardo al potenziamento dell’attività diagnostica, in un acquisto da anni particolarmente atteso da pazienti e operatori di Asst ValtLario". Il riferimento è alla Ct/Pet, acronimo inglese che sta per Tomografia computerizzata e Tomografia ad emissione di positroni, ultima frontiera della diagnostica in Medicina nucleare, capace di unire le performance tipiche della Tac (Tomografia assiale computerizzata), a quelle proprie della Pet (Tomografia ad emissione di positroni), atteso che la Tac assicura informazioni di tipo morfologico, cioè riferite alla forma, alla dimensione, alla struttura anatomica della parte esaminata (in primis tumorale, ma non solo), mentre la Pet fornisce informazioni sullo stato di avanzamento o regressione della parte malata in base al progredire o al regredire della patologia.

"Uno strumento, quindi, molto sofisticato, capace di fare la differenza nella diagnostica relativa a una vasta gamma di tumori e la cui introduzione nel territorio di competenza, non solo di Asst ValtLario, ma dell’intera l’Ats, sarà di notevole importanza per la popolazione di riferimento. Pari a 1 milione e 564mila euro lo stanziamento per la Ct/Pet che verrà collocata a Sondrio. Ciò che costituisce una grande soddisfazione, per noi, ma, ancor più, per i nostri pazienti che, finalmente, potranno sottoporsi ad un esame chiave come la Ct/Pet senza uscire dal nostro territorio". 

La stampa locale, il 15 maggio 2017, pubblicava il trionfale annuncio dell’allora direttore generale della sanità provinciale, Giuseppina Panizzoli. L’importante esame diagnostico riguarda circa 400 pazienti che, ogni anno, sono costretti ad emigrare negli ospedali per lo più del Milanese per eseguire l’accertamento. E il 18 aprile 2019, esattamente 18 mesi fa, con delibera numero 305 tramite l’adesione alla Convenzione Arca, il dg in carica ancora oggi, Tommaso Saporito, procede all’acquisto di Pet Tac dalla Siemens Healtcare per un importo pari a 1.433.365 euro con una garanza di un anno e poi successiva polizza assicurativa di 445mila euro per 60 mesi. A oltre 3 anni dall’annuncio e a 18 mesi dall’acquisto la Pet Tac non è ancora in funzione, ferma in un box nell’azienda che l’ha venduta in attesa che i manager della sanità provinciale la ritirino, e intanto è scaduta la polizza assicurativa gratuita di un anno. Così siamo venuti a sapere da alcuni operatori sanitari e da pazienti e, da indiscrezioni, sembra che a Sondrio, dov’è destinata l’apparecchiatura, non sia pronta la struttura per ospitarla. È davvero così ? Ma se all’ospedale di Sondrio non sono ancora ultimate le stanze per accoglierla, perchè nel frattempo non si pensa di collocare la moderna Pet Tac altrove, ossia al Morelli, che dispone di diversi padiglioni alcuni inutilizzati?