NELLO COLOMBO
Cronaca

"Il lupo è tornato e non fa più paura"

Il convegno fra immaginario e realtà nell’ambito del Sondrio Festival, la mostra internazionale dei documentari sui parchi

Gli esperti intervenuti al convegno (Nat.Press)

Sondrio, 11 novembre 2016 - Il lupo è tornato. E non fa più paura. È questo l’assunto scaturito dal tema trattato nel convegno su «Il ritorno del lupo sulle Alpi tra immaginario e realtà» alla sala Vitali del Creval nell’ambito del 30° «Sondrio Festival». Nutrita schiera di esperti al tavolo dei relatori con Nicola Falcinella, presidente del Comitato scientifico del Sondrio Festival, a fare da trait d’union tra i vari interventi. «Un approccio naturalistico-antropologico sui predatori dell’arco alpino che genera in molti una paura sovradimensionata, alimentata negli anni da pregiudizi e da una letteratura che ha fatto leva su ancestrali timori legati ad un immaginario collettivo che ha visto nel lupo il simbolo del male», ha detto Marina Cotelli, assessore alla Cultura del Comune di Sondrio. È toccato poi al ricercatore Mattia Colombo portare la sua esperienza sulle Alpi Occidentali, soffermandosi sulle caratteristiche essenziali del lupo appenninico che si è spinto a nord seguendo una sua marcata territorialità. Un predatore che vive in branco, il lupo, ma che negli ultimi anni sta vivendo una forte dispersione spostandosi dal Piemonte al Trentino, ma anche scegliendo come luogo d’elezione la Valtellina.

«Bisogna premettere che il lupo non è stato reintrodotto nelle Alpi, ma ci è arrivato da solo dopo un lungo cammino», ha esordito Luca Pedrotti, biologo della provincia di Trento che ha parlato della ricolonizzazione del lupo nelle Alpi, raccontando l’idillio tra il lupo croato Slavc e la femmina dei monti Lessini, Giulietta, che hanno prolificato spostandosi a lungo, come «MSO1», il lupo identificato in Val Belviso e in Alta Valle. Il naturalista Zibordi dell’istituto Oicos si è soffermato sul rapporto tra l’uomo e il lupo in Trentino alla ricerca di una pacifica coesistenza tra i predatori di montagna e l’uomo. Presenti anche Giuseppe Festa, autore di «La Luna è dei lupi» e Alessandro Abba Legnazzi, regista di «Storie di uomini e di lupi» che ha parlato proprio delle difficoltà a gestire questa difficile interazione. Chiarificatore l’intervento di Elisabetta Maria Rossi, funzionaria Dg Ambiente della Regione Lombardia su come preparare la popolazione al ritorno del lupo che ha detto: «Stiamo lavorando da tempo su questo tema con gli allevatori provinciali, avviando una fitta rete di relazioni tra diversi soggetti per la prevenzione di attacchi agli armenti tramite reti elettrificate o con “cani da protezione”, strategie che per il momento non riguardano la Valtellina dove la presenza del lupo è solo sporadica».