A Livigno si accumula la neve: ecco la nuova tecnica dello "snow farming"

La neve è protetta con teli geotermici e strati di segatura, una procedura tecnologica che consente la conservazione della neve indipendentemente dalle condizioni metereologiche

Livigno, la nuova tecnica di coservazione della neve: «snow farming»

Livigno, la nuova tecnica di coservazione della neve: «snow farming»

Livigno (Sondrio), 15 luglio 2016 - Grazie alle più innovative tendenze di settore, Livigno si conferma ancora una volta perfettamente al passo con i tempi, anticipando per l’Italia tecniche ancora poco conosciute. La nuova frontiera varcata dagli operatori turistici del Piccolo Tibet è quella dello «snow farming», una procedura altamente tecnologica che consente la conservazione della neve e una certa indipendenza dalle condizioni metereologiche che, come avvenuto lo scorso anno, mettono talvolta a dura prova il regolare svolgimento della stagione di sport invernali.

In virtù dell’iniziativa promossa dall’Apt Livigno, per il secondo anno consecutivo a partire da marzo è stata messa da parte una consistente quantità di neve, depositata nel mezzo dell’incantevole vallata cittadina, lungo il corso dell’Aquagranda, dove si colloca l’anello dello sci di fondo, d’estate adibito a pista ciclabile. Isolato con della segatura, il ricco bottino pari a circa mille metri cubi, è stato accuratamente avvolto in un telo geotermico, lo stesso cui si ricorre per evitare il dannoso scioglimento dei ghiacciai. Un procedimento all’avanguardia, che già altrove, in Europa, ha dato ottimi risultati (in Svezia, ad esempio, ma anche nella più vicina Davos), gli stessi confermatisi lo scorso anno all’avvio del progetto per i livignaschi.

La preziosa riserva verrà poi adeguatamente lavorata, per eliminare eventuali blocchi di ghiaccio, e posata dai mezzi battipista sull’asfalto, preventivamente bagnato. Il debutto del manto nevoso è previsto già a fine agosto per la 32^ edizione del Trofeo delle Contrade, la tradizionale gara di sci di fondo in cui le otto contrade cittadine (Centro, Comunìn, Pemónt, Fórcola, Ostarìa, Plàn da Sóra, Saròch, Teòla e Trepàl) si sfidano per le vie del centro con attrezzature e abiti d’epoca. In seguito, la stessa neve verrà utilizzata per predisporre il primo anello di fondo (indicativamente dalla metà di ottobre) per consentire ad appassionati, ma anche ai dilettanti, di inforcare gli sci già in autunno, a prescindere dalle condizioni atmosferiche. Nessuna rinuncia, quindi, anche per gli sportivi, i cui allenamenti sonno rigorosamente garantiti grazie all’innovativa trovata. Ma anche la neve fresca non manca: ieri, infatti, il Piccolo Tibet si è svegliato coperto da una leggera coltre bianca. Alle 13 e 30 c’erano 6 gradi.