"Le vette vanno affrontate con i giusti strumenti e abbigliamento adeguato"

Sondrio, l’appello del prefetto e dei militari del Sagf della Valtellina

"Le vette vanno affrontate con i giusti strumenti e abbigliamento adeguato"

"Le vette vanno affrontate con i giusti strumenti e abbigliamento adeguato"

"La sinergia fra le varie forze in campo è fondamentale per il risultato finale, possibilmente di ritrovare in vita la persona che si sta cercando. E si deve avere anche personale specializzato e in Valtellina lo abbiamo. Ma la prima regola, per chi affronta la montagna, è quella di affrontarla per gradi di preparazione. Ma è anche necessario, quando ci si allontana ad esempio per un’escursione, avere innanzitutto dispositivi di autosoccorso, di autoprotezione, come un cellulare pienamente in carica. E un sistema per la ricarica".

È il monito che l’altro giorno il prefetto di Sondrio, Roberto Bolognesi, ha fatto a Palazzo Muzio, intervenendo al bilancio annuale del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Sondrio, presenti in sala rappresentanti di Vf, Valerio Rebai di Soccorso Alpino, ufficiali Cc, il questore e altri fra cui sanitari. Un bilancio da Oscar, illustrato in breve dai 3 comandanti delle Stazioni Sagf ubicate a Madesimo, Sondrio (un tempo era a Chiesa in Valmalenco) e Bormio.

I responsabili Alessia Guanella, Christian Maioglio e Simone Radaelli hanno spiegato anche come nel tempo sia cambiato il ruolo dei militari impegnati sul territorio, non solo valtellinese ma anche di altre province lombarde. E la specializzazione degli uomini e delle donne del Sagf è sempre più elevata, rispetto a una volta.

"Oggi il Comando generale quando necessita di personale - spiega il colonnello Giuseppe Cavallaro, comandante provinciale della GdF - cerca in partenza uomini e donne che abbiano una particolare attitudine a questa attività di soccorso. E ogni Stazione conta di 15 elementi, oltre al comandante. In caso di sottodimensionamento si provvede subito a ripianare gli organici".

Il luogotenente Maioglio ha insistito tanto, pure lui, sull’importanza di affrontare le montagne - che negli ultimi tempi sono divenute più insidiose anche per i cambiamenti climatici - con la giusta preparazione e strumentazione personale, per rendere più agevoli le ricerche in caso di allarme, oggi passibile tramite dispositivi Imsi Catcher insallati sui migliori elicotteri di GdF e Vigili del fuoco. E Simone Radaelli, alla guida del Sagf di Bormio, con la collega Alessia Guanella, al vertice della caserma di Madesimo ha posto l’accento sull’importanza di cristallizzare il luogo dell’incidente, per facilitare l’attività della Procura. Nel 2023 il personale ha effettuato 480 interventi, ossia oltre il 25% di quelli realizzati sull’intero territorio nazionale dal comparto Sagf (che conta su 29 Stazioni diffuse in 20 Regioni). Michele Pusterla