L’attacco al Kanchenjunga Confortola frenato dalla neve

L’alpinista nella tenda a meno 25 gradi guarda a quota 8.586

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Il freddo e il maltempo stanno rallentando l’attacco di Marco Confortola (foto) alla vetta del Kanchenjunga, la terza vetta più alta al mondo coi suoi 8.586, posta al confine tra Nepal e India. A metà della scorsa settimana Confortola e i suoi compagni di avventura sono saliti fino al campo 3 e nei giorni scorsi il programma prevedeva l’ascesa al campo 4. Sul più bello però una fitta nevicata e le temperature assai rigide hanno consigliato al cacciatore di 8.000 della Valfurva di rientrare al campo base. "Avremmo voluto salire al campo 4 dal campo 3 – dice il valtellinese in un video postato su Facebook - ma purtroppo nevica tanto e le previsioni ci dicono di un peggioramento nei prossimi giorni. Nella mia tenda c’era una temperatura di -25 gradi e vi assicuro che li ho sentiti tutti". Temperature proibitive e ancora di più per un alpinista che, nella tragica discesa dal K2 nel 2008, subì il congelamento delle dita dei piedi. "Ho passato circa un’ora a scaldare i piedi che erano veramente belli freddi. Il corpo ha ancora bisogno di acclimatarsi per bene… Anche qui al campo base nevica e quindi staremo tranquilli per qualche giorno". Così sabato. Domenica però è comparso un altro video con l’alpinista che, già salito al C2 grazie ad una finestra di bel tempo, stava "tracciando", come si dice in gergo. Si sale ancora, nei prossimi giorni al C3 e poi il C4. F.D’E.