Lanzada, ancora firme contro una nuova strada

La petizione online: "No allo scempio a Dosso dei Vetti"

Il sindaco di Lanzada Marco Negrini

Il sindaco di Lanzada Marco Negrini

Lanzada, 24 aprile 2019 - «Lasciamolo così: di strade e cemento la Valmalenco è già satura», inizia in questo modo la petizione online «No allo scempio al Dosso dei Vetti, che si oppone alla realizzazione della strada Franscia-Dosso Vetti-Campascio, nel Comune malenco di Lanzada.

«Una nuova rotabile di accesso ai maggenghi Orsera, Fontane, Dosso dei Vetti e Campascio di Torre, dal costo di 480.000 euro, che l’amministrazione comunale di Lanzada intende realizzare», prosegue lo scritto su www.change.org. «La scheda tecnico-economica dell’intervento prevede la realizzazione di una strada larga 2,50 metri, con un primo lotto pari a 1575 metri - si legge sempre sul documento che oltre 101 persone hanno sottoscritto (fino al primo pomeriggio di ieri) -L’opera è impattante e comporterà scavo, pavimentazione in calcestruzzo nei tratti di maggior pendenza, sette tornanti con raggio di curvatura maggiore di sei metri lineari, murature di sostegno in pietrame e malta, con fondazioni in cemento armato e realizzazione di aree di scambio ogni 300 metri».

Secondo chi ha messo nero su bianco la petizione «l’intera area si presenta critica dal punto di vista geologico». «Non si capisce come (la strada) potrà passare tra le balze di roccia senza distruggere la secolare mulattiera che dall'800 gli alpinisti usano per raggiungere i rifugi del Bernina. Diciamo no a questo ennesimo scempio, a questa ennesima vergogna, attentato alla cultura di queste montagne e al loro futuro, sepolto sotto uno strato di calcestruzzo».

Per il sindaco di Lanzada, Marco Negrini, l'attacco via web è solo un processo alle intenzioni. «Quella fatta dagli uffici è una determina per individuare professionisti cui affidare un eventuale incarico professionale su una richiesta che è arrivata da operatori agricoli di Lanzada. Questi ultimi, legittimamente, chiedono di poter raggiungere in modo più agevole i loro alpeggi. Dell'eventuale opera, tra l'altro, si occuperà la prossima amministrazione visto che per noi il mandato è ormai terminato».