
Da sinistra Franco Parolini, Riccardo Schenatti e Nicola Parolini al lavoro nel verde
Lanzada, 4 settembre 2020 - Condivisione è la parola chiave del progetto «Chi semina bene raccoglie buoni frutti»: condivisione di saperi, di momenti, ma anche e soprattutto di prodotti della terra; nati dalla coltivazione di terreni incolti. Il Comune di Lanzada ha avviato il progetto di orto condiviso, grazie alla partecipazione al bando di Regione Lombardia sugli orti urbani, recuperando un appezzamento da 1.200 metri quadrati sul suo territorio.
Coordinatrice del progetto è Novella Parolini, educatrice, di Lanzada, che racconta: «Il Comune aveva interesse ad avviare un’iniziativa di agricoltura sociale; io, per mio conto, avevo presentato un progetto di orto condiviso. Abbiamo unito le idee e ne è nata questa bellissima iniziativa che consente a tutti i residenti del Comune di rilevare una quota di orto da coltivare insieme ad altre persone, il tutto gratuitamente (il progetto è interamente finanziato da Comune e Regione)».
L’azienda Pizzo Scalino ha donato il terreno permettendo a coordinatrice e collaboratori (Nicola e Franco Parolini e Riccardo Schenatti) di cominciare, a luglio, con lo sfalcio e la sistemazione della terra. Per l’avvio dei lavori, previsto per oggi venerdì 4 settembre, dalle 14 alle 17, è stato organizzato un momento formativo preliminare di permacultura che proseguirà domani dalle 9 alle 17 e domenica allo stesso orario. Ai corsi (teorici e pratici) può partecipare anche chi non abita a Lanzada.
«L’orto da condividere si trova in via Ronchetti, è uno spazio aperto a tutti, anche e soprattutto a persone con fragilità, in cui si lavora insieme per stare meglio, per tramandare saperi, scambiare idee, semi e piante – spiega Novella Parolini – Abbiamo previsto per il 12 e 13 settembre un ulteriore corso con la naturopata Maddalena Carnevale Schianca, che insegnerà a riconoscere e utilizzare le erbe. L’idea è quella di lavorare insieme proprio come si faceva una volta. Parallelamente al progetto più pratico, abbiamo avviato un’attività di intervista alla popolazione locale (grazie alla collaborazione di Giada Wood) al fine di raccogliere la memoria storica legata alla natura. Al contempo, con Graciela Forzatti, psicodrammatista, intendiamo esplorare l’immaginario dei bambini sull’ambiente, nel corso di laboratori».
Il lavoro, che verrà supervisionato dall’esperto Jonatan Fendoni, sarà suddiviso su due appuntamenti settimanali, anche se, chi sarà titolare di una quota di orto, potrà comunque frequentarlo in qualsiasi momento e raccogliere, così, prodotti naturali e sani, frutto del proprio lavoro. (Per informazioni 340-2471885).