L’antica tradizione dei Re Magi al santuario Santissima Trinità

La comunità di Casnigo si prepara a vivere le celebrazioni in onore dei Re Magi, legate al Santuario della Ss Trinità. Oggi e domani ci sarà la Messa, la rappresentazione della Natività, il corteo verso il centro e la visita al castello di Re Erode. I bambini porteranno offerte ai meno fortunati. Una tradizione sentita da 500 anni.

Un unicum in Bergamasca, che ha eguali solo a Milano, nella Basilica di Sant’Eustorgio, e a Premana, in Valtellina. Una tradizione particolarmente sentita, vecchia di non meno di 500 anni. Oggi e domani la comunità di Casnigo, in Val Gandino, si prepara a vivere le celebrazioni in onore dei Re Magi, legate al Santuario della Ss Trinità. Si inizia oggi alle 17,30 con la Messa celebrata nel Santuario, noto come la Sistina della Bergamasca per il ciclo affrescato dei pittori Baschenis. Uno scrigno di tesori che è il “luogo del cuore“ per la tradizione dei Re Magi. Qui infatti è presente la Visitazione dei Magi: in una teca in legno a forma di croce, sono conservate anche le loro reliquie. Al termine della Messa, alle 18,30, i Re Magi, interpretati dai volontari dell’oratorio, compariranno sul sagrato e apriranno il corteo verso il centro accompagnati da pastori, suonatori di baghèt (antica cornamusa bergamasca), animali, coro popolare e fedeli.

La discesa in paese farà tappa al castello di Re Erode, ricreato nell’ex chiesa di Santo Spirito, e successivamente nel cuore del borgo antico, con la rappresentazione della Natività nella chiesa arcipresbiterale. Domani, al termine della Messa delle 10,30 al Santuario della Ss Trinità, i Magi saluteranno sul sagrato i bambini, che porteranno dolci e offerte in busta chiusa da destinare ai meno fortunati; in cambio riceveranno un’arancia o un mandarino, a ricordo delle tradizioni. Michele Andreucci