FULVIO D’ERI
Cronaca

Troppa neve sul lago di Silvaplana ghiacciato: la maratona engadinese cambia percorso. È la prima volta dal ‘69

Il più grande evento sportivo di massa della Svizzera fa i conti con il clima che cambia. La seconda domenica di marzo si sfidano sugli sci stretti 14mila atleti da 60 nazioni

La Engadin Skimarathon

La Engadin Skimarathon

Villa di Chiavenna (Sondrio) – Il cambiamento climatico pesa anche sulle manifestazioni sportive. Quello che sta avvenendo in maniera clamorosa in questi ultimi anni è un cambio delle condizioni del clima in tutto il mondo, una condizione che sulle Alpi ha fatto vedere ultimamente i suoi effetti negativi: neve che scarseggia a dicembre e gennaio e poi arriva clamorosa a febbraio, temperature primaverili in anticipo.

Tante le kermesse invernali annullate o rinviate, a causa delle condizioni meteo avverse. E in futuro, almeno in quello prossimo, le cose non andranno sicuramente meglio. Nella vicina Engadina, nel Canton Grigioni, la "maratona engadinese", la gara di sci di fondo con più partecipanti in Svizzera (14mila atleti da 60 nazioni), non potrà prendere il via oggi da Maloja, la località vicina al confine italo-svizzero, ma gli appassionati, provenienti anche dalla provincia di Sondrio e dall’Italia in generale, vedranno lo start spostarsi a Silvaplana.

Il motivo? Il metro e mezzo di neve sceso nelle ultime settimane ha in pratica reso impossibile far transitare gli atleti sul lago di Silvaplana (che deve contare 27 cm di ghiaccio). L’acqua che sovrasta lo strato di ghiaccio del lago ha di fatto impedito agli organizzatori di preparare la pista da Maloja a Silvaplana e ha costretto gli stessi a fissare la partenza direttamente da Silvaplana, con un percorso di una quarantina di chilometri per arrivare al traguardo di S-chanf. Il tracciato non sarà di certo rivoluzionato ma questa è la prima volta che, dal lontano 1969, la partenza della maratona engadinese non avviene da Maloja e, soprattutto, che i partecipanti non potranno transitare sull’affascinante percorso lungo i due laghi dell’Engadina.

Un problema simile si era verificato a fine gennaio in Valmalenco, quando le prove di pattinaggio su pista lunga dei Winter World Master Games (le Olimpiadi over 30 tenutesi in Lombardia), previste al Lago Palù, sono state spostate nella località trentina di Baselga di Pinè.