
La vita nascosta nei cactus conquista il Sondrio Festival
Stati Uniti sugli scudi al Sondrio Festival: vince Hotel Cactus. In un’edizione che aveva quali simboli due animali, il candido barbagianni e l’altero leopardo, a vincere il premio “Città di Sondrio“ è stato un elemento del mondo vegetale, un cactus, modello di forza, resilienza e di esistenza condivisa, tanto integrato nel suo piccolo mondo, il deserto dell’Arizona, dal regolarne le vite che gli ruotano attorno. “Hotel cactus“, di Yann Sochaczweski, è un documentario sorprendente che ha conquistato la giuria internazionale presieduta dal grande fotografo americano Jim Herrington.
Trionfatori sono anche i lupi dell’Appennino abruzzese, immortalati dal regista Marco Andreini, tra paesaggi ammalianti e truci predazioni, vincitori dei premi assegnati dalla giuria del pubblico, da Italia Nostra Lombardia e dalla Cineteca del Cai. Riconoscimenti anche per “Yukon: un sogno bianco“, di Mathieu Le Lay, “Il misterioso mondo dei prati“, di Waltraud Paschinger, “Il tesoro dei Caraibi“, di Ana Salceda e “Orso, chi sei? Il ritorno dell’orso sulle Alpi. Conoscerlo per non temerlo“, di Oreste Forno, presentato fuori concorso. "È stata un’edizione bellissima che ha coinvolto tutta la città – ha detto il sindaco Scaramellini –: teniamo molto a questa manifestazione, perché è importante lanciare questo messaggio sull’ambiente".
La selezione ufficiale dell’edizione ha visto rappresentati America, Europa, Asia e Africa, il mondo vegetale e quello animale, emergenze ambientali e virtuosi esempi di tutela. I documentari si possono vedere in streaming sul sito ww.sondriofestival.it.
Fulvio D’Eri