La sentenza il 12 maggio. E’ il processo in Assise per la morte di Mamadou Liam Thiam, per gli amici Bara, 20 anni, studente di origini senegalesi che viveva a Almè, morto a Ubiale Clanezzo nella notte tra il 22 e il 23 luglio del 2017 quando si lanciò in un dirupo per sfuggire – e la tesi dell’accusa, pm Compagnoni – agli inseguitori dopo una lite al campo sportivo. Ieri è stata la giornata delle difese dei tre imputati, Claudio Brioschi, 57 anni, di Ubiale Clanezzo, pensionato, per cui sono stati chiesti 11 anni per omicidio preterintenzionale. E per lo stesso reato il pm ha chiesto 10 anni per Raul Magitteri, 27 anni, di Sorisole. Due mesi per Ingrid Bassanelli, 27 anni, di Sedrina, per omissione di soccorso. I difensori hanno chiedendo l’assoluzione dei loro assistiti.
La posizione più complicata è quella di Brioschi, che per l’accusa, era andato a cercare Bara dopo aver visto il figlio di un amico con il volto insanguinato per aver preso una testata dal ragazzo poi volato nel dirupo. "Ha sempre detto la verità -ha detto il suo avvocato, Beniamino Aliberti - sostenendo di aver inseguito Thiam ma di essersi fermato prima, senza averlo visto saltare. Il mio assistito voleva bloccare il ragazzo e per senso di giustizia consegnarlo ai buttafuori". F.D.