“La luce e il sapere”. Diapositive del Novecento

Diapositive in mostra. Quando non esistevano ancora le lavagne luminose, anzi nessuno poteva nemmeno immaginarsele, la multimedialità era un termine...

“La luce e il sapere”. Diapositive del Novecento

“La luce e il sapere”. Diapositive del Novecento

Diapositive in mostra. Quando non esistevano ancora le lavagne luminose, anzi nessuno poteva nemmeno immaginarsele, la multimedialità era un termine che non si trovava neppure nel vocabolario, il cinema era agli albori e prima ancora che venisse inventata la televisione, figuriamoci tablet e smartphone, le diapositive erano uno strumento di insegnamento quasi futuristico. Al monastero di Santa Maria del Lavello di Calolziocorte domani mattina si inaugura una mostra proprio sulle diapositive didattiche. Sono veri e propri cimeli storici di inizio Novecento. Insieme alle diapositive didattiche che fanno parte del patrimonio della Provincia di Lecco, l‘allestimento comprende pure alcune antiche macchine fotografiche di un collezionista privato.

La mostra si intitola "La luce e il sapere" resta aperta fino al 29 dicembre. È visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00. "La mostra ha l’obiettivo di presentare una panoramica generale del sistema delle proiezioni luminose che rappresentano i primordi del sussidio scolastico multimediale e di celebrare il centesimo anniversario della circolare ministeriale che nel 1923 regolamentò l’implementazione delle proiezioni in ambito scolastico – spiegano dall‘Amministrazione provinciale di Villa Locatelli -. Le diapositive didattiche dei primi del ‘900 rappresentano un patrimonio che mettiamo a disposizione di tutti per dare la possibilità di vivere un’esperienza dal valore culturale, educativo e storico unico nel suo genere. Gli insegnanti dell‘epoca le utilizzavano come strumento educativo indispensabile, affinché gli alunni avessero la possibilità di studiare argomenti lontani nel tempo e nello spazio". Daniele De Salvo