Morbegno, Paola Ferrario scippata da un giovane: "La paura non mi è ancora passata"

Il racconto della vittima, 53 anni, la fuga del malvivente e la solidarietà dei commercianti di via Garibaldi

I carabinieri

I carabinieri

"Spero che i carabinieri li prendano. Perchè ad aggredirmi, una settimana fa, è stato un giovane, secondo quei pochi secondi che l’ho potuto vedere uno straniero, forse un marocchino, di media statura e corporatura normale. Poi fuggito a piedi per andare a nascondersi in quella casa laggiù...Ma ad aiutarlo a sparire c’era un complice...".

A raccontare è Paola Ferrario, 53 anni, scippata della borsetta giovedì della scorsa settimana, di cui “Il Giorno“ ha dato notizia in anteprima, nei giorni scorsi, grazie al tam tam raccolto fra i negozianti della vicina via Garibaldi.

"Avevo appena fatto rientrare il gatto nel mio Centro studi e servizi, doposcuola - spiega la donna ancora scossa - perchè era passato uno col cane e non volevo rischiare che il micio lo assalisse, quando alle spalle, mentre avevo appena iniziato a percorrere pochi passi della stretta via all’angolo di via Ninguarda, questa qui che sbuca in piazza San Giovanni, un giovane mi ha aggredito strappandomi con forza la borsetta che tenevo a tracolla. Dentro i documenti, bancomat e circa 150 euro. Le chiavi in tasca. Nell’aggressione mi ha fatto cadere, per fortuna non mi sono fatta male perchè indossavo la giacca pesante, ha attutito il colpo della spalla con il selciato. L’amica con me ha chiamato i carabinieri di Morbegno che sono arrivati in pochi minuti. Abbiamo indicato loro la porta dietro la quale lo scippatore si era rifugiato, probabilmente atteso da un complice che l’ha subito richiusa consentendo a lui di scappare dal retro. Che paura ho preso. A Morbegno non si pensava mai di subire una cosa del genere. Ma sono fiduciosa sull’esito delle indagini dei carabinieri della locale caserma, in passato molto bravi a risolvere i casi. Mi hanno già convocata per farmi vedere se riconoscevo qualcosa degli oggetti rubati, contenuti nella borsetta, e recuperati".Michele Pusterla