F.D.
Cronaca

Sondrio, la mazzetta filmata per un eventuale ricatto

L'interrogatorio del direttore Inps

Angelo D'Ambrosio

Sondrio, 2 giugno 2018 - Non hanno aperto bocca. Era una eventualità. Angelo D’Ambrosio, 51 anni, ex direttore Inps a Bergamo e poi a Sondrio (l’Istituto ora l’ha sospeso), difeso da Marcello Caci e Guido Mazzoleni, e Antonio Mario Cattaneo, 60 anni, di Ciserano, ex sindacalista, imprenditore, vice presidente della Interjob, che fornisce lavoratori, difeso da Gianluca Quadri e Pasquale Calvino, hanno deciso di non parlare. Entrambi ai domiciliari, ieri mattina, durante gli interrogatori di garanzia hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. Una strategia difensiva. La procura (pm Trigilio e Preteroti) contesta a D’Ambrosio (le accuse nei suoi confronti sono di corruzione e rivelazione del segreto d’ufficio) di aver accettato soldi, vacanze e pranzi da Cattaneo, in cambio di procedure privilegiate, soffiate su verifiche della finanza. Una indagine che va avanti.

Anche con sorprese. Come la scoperta di quei seimila euro trovati nell’ufficio Inps di Sondrio del direttore D’Ambrosio. Che cosa rappresentano lo diranno gli accertamenti. Per ora quel denaro è stato sequestrato ai fini di confisca, assieme a due orologi e altri soldi sul conto corrente che contribuiscono a raggiungere i 55mila euro delle due presunte mazzette in cambio di favori. A Cattaneo, sono stati sequestrati 2mila euro. Si tratta di un provvedimento preventivo per assicurarsi l’equivalente di una presunta corruzione. In caso di condanna la confisca sarà di 55mila euro. Quando era ancora direttore Inps a Bergamo, D’Ambrosio era davvero importante. Come è ricostruito nell’ordinanza del gip Marina Cavalleri. «Ho avuto la dimostrazione che questo ometto ha tutte le informazioni». L’imprenditore Cattaneo parlava in questo modo a un amico di D’Ambrosio.

Il meccanismo è chiaro: «Se hai degli agganci giusti ti risolvono i problemi, hai capito?», si legge nelle trascrizioni delle intercettazioni. La base del rapporto, è lo scambio di favori. «Guarda, gli avevo fatto un favore, lui mi ha fatt un favore». E a proposito di episodi corruttivi, uno riguarda una presunta mazzetta che per i pm l’imprenditore Cattaneo avrebbe dato al direttore Inps nel corso di una cena a Mozzo nel 2016. Cinquantamila euro che, prima della presunta consegna, Cattaneo avrebbe fatto riprendere con la telecamera da un investigatore privato perché, come ha poi confidato a un’amica e come è riportato nelle intercettazioni «se ho bisogno, ricatto il direttore dell’Inps».