
Stefano Rossi, funzionario archeologo della Soprintendenza, mostra le scoperte
Castione Andevenno (Sondrio), 12 aprile 2025 – Un parco delle incisioni rupestri tra Sondrio e Castione. L’ipotesi è sempre meno remota anche grazie alla recente scoperta di tracce di tremila anni fa in una porzione di territorio già di per sé straordinaria dal punto di vista paesaggistico, tra i terrazzamenti patrimonio dell’umanità e il Santuario mariano della Sassella.
Nei giorni scorsi nei vigneti della Sassella è stata rimossa la porzione di un terrazzo realizzato su di una roccia dove nel 2011 era stata segnalata la presenza di alcune figure incise.
Lo scavo archeologico ha esposto una vasta parte della superficie della roccia, precedente sepolta, riportando alla luce figure umane stilizzate, i cosiddetti “oranti”, che si distribuiscono in più file, allungando l’ideale corteo già rilevato negli anni scorsi. Presenti anche rappresentazione di piedi, a metà della composizione, quasi a simulare dei passi.
A consentire questa straordinaria testimonianza d’arte rupestre dell’Età del Ferro è stata una condivisione d’intenti tra il proprietario dei terreni e la Soprintendenza. Circa un anno fa, infatti, Sergio Schena, dell’omonima Schena Assicurazioni Generali Sondrio Garibaldi che aveva rilevato da poco l’area, ha proposto di sistemare a proprie spese il percorso d’accesso che dalla strada conduce alla roccia, che versava in uno stato d’abbandono.
“Si tratta di un esempio virtuoso di collaborazione tra privati e istituzioni pubbliche – osserva Stefano Rossi, funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio –. Tra i suggestivi terrazzi della Sassella sono probabilmente nascoste altre testimonianze che attendono solo di essere riportate alla luce. Mi auguro che questo sia solo l’inizio”.
“Abbiamo a cuore il territorio in tutti i suoi aspetti – aggiunge Sergio Schena –. Per noi è dunque motivo di grande soddisfazione aver contribuito a un’iniziativa che seguiremo con interesse, garantendo il nostro sostegno per il completo sviluppo del sito”. Le nuove figure rinvenute alla Sassella saranno presentate al pubblico in una giornata di visite guidate gratuite in programma in tarda primavera.