Travolto in scooter, muore a 18 anni. Lo choc per Daniele sia monito

Il vicesindaco Borromini : "Impariamo a valutare i rischi"

Il luogo dell'incidente e Daniele Bertolini

Il luogo dell'incidente e Daniele Bertolini

Sondrio, 24 ottobre 2018 - Il giorno dopo l’addio a Daniele Bertolini - ucciso venerdì sera mentre si trovava in sella al suo scooter e stava tornando a casa, a Buglio in Monte, da un’auto condotta da un 38enne ubriaco, Mirza Trokic - è il momento della riflessione. «In momenti come questi è difficile trovare le parole giuste per partecipare a un lutto tanto atroce, il peggiore per un genitore – afferma Christian Borromini, presidente della Comunità montana di Morbegno e vicesindaco di Buglio in Monte -. La vita a volte è ingiusta e ci sottopone a prove a cui nessuno può essere preparato. Daniele era un ragazzo con un futuro davanti che è stato spezzato troppo presto, e questo è difficile da accettare. Sono vicino sia personalmente che come presidente della Comunità Montana, a nome di tutti i consiglieri, ai genitori che ne patiranno per sempre la mancanza».

«Se dobbiamo dare un senso alla morte di Daniele – prosegue - impegniamoci tutti affinché tragedie come questa non debbano più succedere. Leggi e controlli delle forze dell’ordine non possono bastare senza la responsabilità personale di ciascuno. Consigliare a un amico o a un conoscente di non mettersi al volante se non è nelle condizioni di farlo diventa fondamentale per prevenire comportamenti pericolosi. Una maggiore consapevolezza dei rischi può fare molto. Perché i colpevoli saranno condannati ma le vite spezzate non verranno mai restituite».

E il prefetto di Sondrio, Giuseppe Mario Scalia, lancia l’idea di istituire un fondo. «Come sarebbe bello creare un fondo in memoria di Daniele: se il sindaco di Buglio e il parroco vorranno - ha scritto, moltissima gente di buona volontà risponderà... Tutti vi saranno vicini perché Daniele era buono e sarà amato per sempre». Intanto, resta in carcere l’automobilista di origini serbe. Il suo legale, l’avvocato Francesco Romualdi, non sembra al momento intenzionato a presentare istanza davanti al Riesame. «Vorrei prendere visione delle cartelle cliniche e degli accertamenti della Polizia stradale. Il fascicolo per ora è incompleto».