In vendita le opere donate Per una scuola in Africa

Migration

"La povertà non si combatte con l’assistenzialismo ma con il lavoro. Aiutare i poveri con il denaro deve essere sempre un rimedio provvisorio per fare fronte a delle emergenze: il vero obiettivo dovrebbe essere di consentire loro una vita degna mediante il lavoro". Le parole pronunciate da Papa Francesco lo scorso 8 ottobre al Convegno della Fondazione “Centesimus Annus“ si attagliano perfettamente per parlare della mostra “Un quadro per una scuola“, inaugurata in Sala Manzù, in via Camozzi (passaggio Sora), a Bergamo. Settanta artisti bergamaschi sono stati invitati a donare le proprie opere - grafiche, pittoriche, scultoree - per un obiettivo benefico: favorire la raccolta di fondi per ultimare il progetto di una scuola di taglio e cucito che si sta costruendo nel complesso dell’asilo di Mwanyama Village Nkhuzdi Bay a Mangochi, città del Malawi, uno dei Paesi più poveri dell’Africa sub-sahariana. La rassegna, che ospita opere di artisti come Maurizio Bonfanti, Trento Longaretti (foto), Mino Marra, Angelo Capelli, Calisto Gritti, Margherita Leoni, Battista Mombrini, intende inserirsi nella nuova stagione della cooperazione missionaria finalizzata allo sviluppo del Malawi. La mostra resterà aperta fino al 29 dicembre, esclusi i giorni 25 e 26, tutti i giorni dalle 15 alle 19 (sabato e domenica dalle 10,30 alle 19). "Aiutare i Paesi del Terzo Mondo – spiegano gli organizzatori – è da sempre uno degli obiettivi primari dei vari organismi nazionali e internazionali che si occupano di sviluppo. Indispensabile è la collaborazione di organismi di volontariato, impegnati in progetti concreti e mirati di solidarietà, compresa quella a favore delle missioni. Anche in Malawi è urgente promuovere la scuola come strumento indispensabile di sviluppo e progresso che porterà la popolazione a essere artefice della propria vita e storia".

Michele Andreucci