Sono state confermate in Appello, in alcuni casi ridotte, le condanne decise lo scorso giugno dal giudice Antonio De Rosa per diversi imputati nell’ambito dell’indagine della Squadra Mobile di Sondrio, coordinata dal pm Marialina Contaldo, che un paio d’anni fa portò a diverse misure cautelari in carcere e ai domiciliari, oltre all’emissione di misure restrittive meno pesanti, come l’obbligo di dimora e di firma. Le pene già in 1° grado erano state con sconti, in quanto gli imputati ricorsero al rito abbreviato o al patteggiamento. Il presunto capo dell’organizzazione, che importava consistenti quantitativi di hashish dalla Spagna, il sondriese Nicolò Marsetti, classe ’98, difeso dall’avvocato Giuseppe Romualdi, aveva avuto una condanna a 6 anni e 26mila di multa, pena ridotta di 4 mesi. Per sua mamma, Federica Salomoni, classe ’69, assistita dall’avvocato William Limuti, la riduzione più consistente decisa dai giudici milanesi: da 3 anni a 2 anni e 2 mesi. Fabio Palladino, residente a Talamona, del 92, difeso da Francesco Romualdi, aveva preso 4 anni e 8 mesi, ora la condanna è stata ridotta di 40 giorni. Immutata la condanna a Davide Lucchinetti, ’94, di Morbegno: un anno e 8 mesi con 5mila euro di multa. Nessun ricorso in Appello per Ferruccio Ronzio, 57 anni, di Sondrio, che aveva patteggiato un anno e 9 mesi. Secondo i detective del vicequestore Carlo Bartelli, le “menti” portavano i soldi in aereo in Spagna e poi la droga arrivava con i corrieri in Valle. Michele Pusterla
CronacaImport di droga dalla Spagna, alcune condanne ridotte in Appello