
di Michele Broggio
"Ringrazio per l’invito alla manifestazione pubblica "Giù le mani dal Morelli" ma, purtroppo, per precedenti impegni non potrò essere fisicamente presente in Alta Valle", questa la risposta che il deputato leghista Ugo Parolo ha inoltrato ai rappresentati del comitato organizzatori della manifestazione che si terrà, domani sera a Sondalo, a difesa del nosocomio.
"Non posso che prendere atto – sottolinea Parolo – con grande rammarico che, credo per la prima volta in Valtellina, si arrivi ad organizzare una manifestazione pubblica espressamente contro la Regione e, conseguentemente, anche contro al partito cui appartengo". La mobilitazione, organizzata sia dai sei sindaci dell’alta Valtellina che dagli attivisti del comitato "Io sto con il Morelli" è stata lanciata per chiedere, come punto di partenza, il ripristino delle funzionalità pre-Covid – comprese le alte specialità attualmente trasferite, nelle intenzioni regionali sembrerebbe in maniera definitiva, a Sondrio – all’ospedale di Sondalo. Fondamentale, sopratutto in montagna, secondo Parolo, affrontare le problematiche accettando confronto e dialogo. "Purtroppo – sottolinea – tutto questo è mancato e ai sindaci e ai cittadini non è rimasta che la piazza". Forte, infatti, l’impressione – sopratutto nel mandamento di Bormio ma non solo – che i giochi siano già stati fatti e che l’interlocuzione con il territorio rappresenti solamente uno specchietto per le allodole. "Le istituzioni – aggiunge il deputato – a partire da quelle locali devono essere forti ed autorevoli lavorando in squadra per il bene comune: non basta affidarsi e farsi rappresentare dagli "amici" o cantastorie". "Mi auguro – conclude – che queste mie riflessioni non vengano banalmente declassate "come beghe di partito" e, dall’altro, che la manifestazione pubblica possa portare come conseguenza diretta alla ripresa di un metodo di lavoro, tra tutte le istituzioni, a partire dai sindaci che l’hanno promossa, che abbia come perno la politica del confronto e del rispetto dei ruoli istituzionali, perché solo così potremo, tutti insieme, costruire prospettive solide di sviluppo e tutela per il nostro territorio".