Guerra ai cinghiali: Provincia promossa, cacciatori bocciati

Il Consiglio di Stato dà ragione agli amministratori di via Vittorio Veneto

Il Consiglio di Stato dà ragione alla Provincia: in Valtellina il cinghiale non si può cacciare. Con ricorso proposto dinanzi al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, sede di Milano, la Federazione italiana della caccia, Sezione provinciale di Sondrio, a novembre 2018, ha impugnato le delibere del presidente della Provincia di Sondrio, relative al calendario venatorio provinciale per la stagione venatoria 20182019. "Il ricorso, motivato da supposte violazione di legge e di eccesso di potere sotto plurimi profili, chiedeva il riconoscimento dell’illegittimità delle delibere relativamente all’esclusione della specie cinghiale dal calendario venatorio, che di fatto significa non rendere cacciabile tale specie – dicono dalla Provincia di Sondrio -. La Provincia, da sempre, ha cercato di contrastare la proliferazione del cinghiale sul territorio non con l’attività venatoria, ma attraverso il ricorso al "controllo", ossia con l’abbattimento operato da personale appositamente qualificato…".

Il Consiglio di Stato ha ritenuto l’operato della Provincia legittimo e pienamente aderente alla normativa regionale in materia, che considera tutto il territorio provinciale non idoneo alla presenza del cinghiale. F.D’E.