SUSANNA ZAMBON
Cronaca

Guardia medica in Valmalenco. Ma la notte no

Il servizio, nella stagione turistica, subisce uno stop a causa della scarsità di camici bianchi

Il direttore generale dell’Ats della Montagna, Lorella Cecconami

Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 5 febbraio 2020 - Niente guardia medica notturna a Chiesa in Valmalenco, di nuovo, e la causa è ancora la carenza di medici che non permette di garantire anche dopo il tramonto il servizio, così importante nella stagione turistica. Il direttore generale dell’Ats della Montagna, Lorella Cecconami, ha comunicato la sospensione temporanea con una lettera inviata ai sindaci dell’Unione della Valmalenco, gli stessi che due mesi fa avevano fortemente protestato per la decisione, già adottata, come detto, anche nel mese di dicembre. 

A suscitare malumori in quell’occasione fu la ritardata condivisione con i primi cittadini del problema, e stavolta l’Ats ha prontamente comunicato il nuovo stop. Del resto, purtroppo, sembra non ci sia proprio nulla da fare, non si riesce a coprire tutti i turni con i dottori a disposizione. "A seguito della nota carenza di medici, aggravarsi negli ultimi mesi - ha spiegato Ceccomami nella missiva inviata ai sindaci di Chiesa in Valmalenco, Lanzada, Caspoggio e Torre di Santa Maria - abbiamo dovuto provvedere ad una revisione dell’organizzazione delle presenze e dei turni dal mese di febbraio in alcune postazioni del Servizio di continuità assistenziale, prevedendo la sospensione temporanea dell’attività notturna della postazione di Chiesa in Valmalenco. L’assistenza ai cittadini, per esigenze sanitarie che non comportino urgenza/emergenza, verrà comunque sempre garantita; i turni diurni dei giorni prefestivi e festivi verranno come di consueto la presenza di un medico in postazione a Chiesa in Valmalenco, mentre i turni notturni verranno garantiti dai medici in partenza da Sondrio. Resta immutato il numero verde di riferimento per i cittadini 800312676".

Una sospensione non definitiva, e si cercherà di ripristinare il servizio il prima possibile. "Questa Ats - assicura infatti il direttore generale - è comunque costantemente impegnata nella ricerca di medici per ripristinare in qualsiasi momento la presenza e i turni in ogni postazione". Tra coloro che a dicembre, poco prima del periodo di maggiore affluenza turistica in valle, avevano criticato la decisione, anche il sindacalista della Camera del lavoro del capoluogo valtellinese, Giorgio Nana, che la considerava "il frutto dei tanti tagli sulla sanità". La valle del Mallero conta oltre 6mila abitanti, ai quali bisogna aggiungere i turisti che la frequentano sia in estate che in inverno.