REDAZIONE SONDRIO

"La Global Mazal? Nessuna revoca". L’assessore Busi conferma la fiducia

L’azienda che si occupa di tributi è finita in una bufeta giudiziaria di EMMANUELA TUBELLI

Gianpiero Busi, assessore al bilancio del Comune di Sondrio (National Press)

Sondiro, 12 aprile 2016 - ​«I nostri conti risultano del tutto regolari. Dal momento che non abbiamo riscontrato alcun problema, non ci sono le condizioni per rescindere dal contratto in precedenza stipulato con la Mazal srl. Riceviamo, infatti, come pattuito i proventi delle riscossioni che la società effettua per noi. Manteniamo dunque in atto il nostro rapporto con l’azienda, salvo il tribunale non decida di intervenire in maniera diversa» conferma quanto già dichiarato nelle scorse settimane, Gianpiero Busi, assessore al bilancio del comune di Sondrio, chiamato ieri a rendere conto, tramite un’informativa in commissione bilancio, del legame economico tra l’amministrazione del capoluogo e la Global Mazal Solution Srl.

L’azienda, con sede legale a Milano e attiva nella riscossione dei tributi a nome, tra gli altri, del comune di Sondrio (al suo fianco, altri 800 comuni italiani), è finita sotto sequestro lo scorso marzo, quando la Procura di Milano aveva proceduto con provvedimento d’urgenza, nell’ambito di una inchiesta per bancarotta fraudolenta che coinvolge cinque persone. Le indagini dei magistrati meneghini hanno preso avvio dai rilievi condotti su Aipa, altra società specializzata in servizi di accertamento e riscossione delle imposte dovute ad enti locali e amministrazioni pubbliche, a sua volta avvalsasi di un concordato preventivo con 125 milioni di ammanco. Con l’acquisizione di un ramo dell’Aipa, la Mazal a gennaio 2015 era così subentrata all’azienda nella gestione dei tributi per conto degli sfortunati Comuni: tra i principali compiti demandatile, la gestione dei parcheggi a pagamento cittadini. Stando però alle tesi avanzate dall’accusa, l’abilitazione da parte della società milanese sarebbe avvenuta grazie al ricorso a titoli bancari corrispondenti ad un importo di 10 milioni di euro, titoli, ad ogni modo privi di valore.

L'assessore Busi, nel corso della riunione invocata sin da subito da più parti, ha inoltre dato risposte riguardo alla posizione dei tanti ausiliari della sosta, già da vari mesi lasciati dalla società senza stipendio e in attesa della liquidazione dei dovuti arretrati: «Il commissario nominato per la Mazal ha richiesto lo sblocco dei conti dell’azienda presso il tribunale di Milano; una volta ottenuta l’autorizzazione si potrà procedere con il debito versamento dei corrispettivi dovuti a tutti i lavoratori».