Frana, la Valchiavenna prova a resistere

Nonostante la massa rocciosa che incombe, la macchina dei soccorsi sta funzionando bene

La frana in Valchiavenna

La frana in Valchiavenna

San Giacomo Filippo (Sondrio), 6 maggio 2018 - In Valchiavenna la frana del Gallivaggio continua a creare gravi disagi, ma la macchina dei soccorsi funziona nel migliore dei modi. Partiamo dalla cronaca più stringente: le opere di disgaggio selettivo dovrebbero partire a breve, "non appena saranno messi appunto alcuni aspetti propedeutici", spiega il prefetto Giuseppe Mario Scalia. Di tempistiche per risolvere i problemi che affliggono la Valchiavenna ormai da venti giorni, però, non è ancora possibile parlare. Si sa, invece, in cosa consisterà l’intervento: si tratterà di una demolizione controllata dell’area interessata dai crolli, così come studiata da Nicola Casagli, consulente della protezione civile nazionale e autorità in materia di frane che si è interessato alla situazione in cui si trovano, dal 13 aprile, i 5mila metri cubi di roccia in bilico sulle pendici della Valle Spluga.

Nel frattempo, circa 1.500 abitanti di Madesimo e Campodolcino sono ancora semi-isolati. Ma, come detto, la macchina dei soccorsi funziona. Arrivano, infatti, due testimonianze positive. Mercoledì notte una donna si è rotta il femore ed è stata soccorsa nonostante i disagi: è stata caricata dall’équipe dell’elicottero e trasportata all’ospedale. Ancor più degna di nota la vicenda di un consigliere comunale di Campodolcino, Matteo Della Morte, che da tempo era in attesa di un trapianto. Ebbene, proprio in questi giorni è arrivata la bella notizia: c’è un donatore. Si è messa subito in moto la macchina dei soccorsi e l’uomo, con la scorta dei carabinieri, ha potuto raggiungere, passando dalla statale 36 a Gallivaggio, prima Sondrio e poi l’ospedale di Milano. Ma si pensa anche al turismo e all’importante manifestazione che a inizio giugno dovrebbe portare in Valchiavenna 3.500 cantori svizzeri e italiani per “Rezia cantat”. Per ospitarli sono già state prenotate da tempo tutte le stanze disponibili anche a Madesimo e Campodolcino, ma sembra difficile poter garantire l’ospitalità ai partecipanti. E si potrebbe decidere per una disdetta dell’evento.