Frana, riapertura della Ss 36: via libera fra un mese per gli abitanti della Valle Spluga

Questo il periodo di tempo ipotizzato per poter riaprire l’accesso alla strada al momento chiusa all’altezza del santuario di Gallivaggio

Frana

Frana

San Giacomo Filippo (Sondrio), 18 aprile 2018 - I disagi per gli abitanti della Valle Spluga proseguiranno ancora per un mese circa, salvo complicazioni. Questo il periodo di tempo ipotizzato per poter riaprire l’accesso alla statale 36, al momento chiusa all’altezza del santuario di Gallivaggio. L’interdizione al traffico, che perdura ad intermittenza da venerdì scorso, si è rivelata necessaria in seguito al distacco di alcuni massi che avevano invaso parzialmente la strada e colpito il luogo di culto, fortunatamente senza causare eccessivi danni, oltre all’evacuazione di 7 persone. A preoccupare le autorità è, però, la massa rocciosa, circa 5mila metri cubi di materiale, che rimane in equilibrio precario sulla montagna. Per poter ultimare le operazione di messa in sicurezza del versante sarà necessario circa un mese. Tanto occorrerà, infatti, alla ditta incaricata dei lavori, la Ecoval, per poter piazzare le microcariche necessarie a sbriciolare i massi pericolanti.

«Per poter operare in assoluta sicurezza – specifica il vicesindaco di Chiavenna, Davide Trussoni – bisognerà procedere con molta circospezione. La cariche esplosive, di potenziale contenuto, permetteranno di ridurre le dimensioni dei massi pericolanti, già crepati e fratturati dal gelo degli ultimi giorni, causa di questi sommovimenti». Le opere di disgaggio e di messa in sicurezza sono finanziate dai «due milioni di euro che Regione Lombardia aveva già messo a disposizione, lo scorso settembre, per i lavori di consolidamento del versante – a dichiararlo il presidente della Comunità montana della Valchiavenna e sindaco di San Giacomo Filippo, Severino De Stefani - I fondi, tuttavia, non saranno sufficienti; l’assessore alla Montagna di Regione Lombardia, Massimo Sertori, ha infatti promesso, nelle ultime ore, nuovi stanziamenti per far fronte all’emergenza».

Intanto, nella giornata di ieri, in seguito ad un sopralluogo alla presenza di autorità, tecnici ed amministratori locali, si è deciso di garantire tre finestre orarie di apertura della carreggiata – dalle 6 alle 8, dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20 – in modo da permettere così il transito ai residenti. «Al momento questa è la soluzione migliore – commenta Franco Masanti, sindaco di Madesimo - Le finestre di apertura potranno comunque essere modificate in base al mutare delle condizioni di sicurezza». La situazione rimane quindi precaria: l’isolamento dei 1500 residenti dei Comuni di Madesimo e Campodolcino continua e, al di fuori delle fasce orarie, i collegamenti sono, tutt’ora, garantiti dal sentiero «Valle Spluga» e da un elicottero.