La storia di Federico Pessina, il più giovane rifugista d’Italia: da Paderno Dugnano alla baita a 2mila metri

Fin da giovane il ragazzo ha covato l’amore per la montagna. Poi, l’iscrizione al CAI e il bando vinto per un rifugio sperduto in Valchiavenna

Federico Pessina, il più giovane rifugista d'Italia

Federico Pessina, il più giovane rifugista d'Italia

Da Paderno Dugnano a un rifugio a 2mila metri in Valchiavenna. Contrariamente a quanto possa sembrare, agli occhi di Federico Pessina, 23 anni, il percorso che l’ha portato a diventare il più giovane rifugista d’Italia è stato semplice e naturale, come ha raccontato alla redazione de Il Milanese Imbruttito.

Tutto è iniziato durante l’adolescenza, quando ancora proprio non riusciva a vedersi “confinato” nel suo Comune d’origine. Federico era costantemente alla ricerca dell’avventura. Così, anche un po’ per caso, scoprì la passione per la montagna. Un interesse coltivato fin da bambino, con vacanze sempre trascorse tra Gressoney o altre località montane, poi sbocciato durante l’adolescenza anche grazie all’iscrizione al CAI (Club Alpino Italiano). Così, appena gli è stato possibile muoversi in autonomia, ha iniziato a scalare vette in compagnia di altri appassionati di montagna come lui. 

Federico Pessina e il suo rifugio
Federico Pessina e il suo rifugio

Entrando sempre più a contatto con il mondo dell’alpinismo e facendo esperienze in rifugi, Federico si candida per la gestione di una baita sull’Alpe Angelonga, a 2mila metri d’altitudine e a circa un’ora e mezza di cammino dal paese di Campodolcino, in Valchiavenna. Anche a sua detta, Federico si candidò quasi per gioco, sicuro di non avere speranza di vittoria del bando. E invece, poco dopo, ricevette la notizia di essere stato scelto dal CAI, diventando così automaticamente il rifugista più giovane d’Italia. 

Da allora, le recensioni sulle pagine social del Rifugio Chiavenna sono solo di ospiti entusiasti: “Cibo ottimo e accoglienza eccellente”, i commenti più frequenti sulle pagine della baita. E i clienti sembrano non mancare: sono in tantissimi a chiedere quando potranno trovare il rifugio nuovamente aperto. Ormai ci siamo, manca poco, la data dovrebbe essere intorno a metà maggio. Dopo il riposo invernale, Federico sarà prontissimo ad accogliere tanti altri amanti della montagna come lui.