
Federica Pellegrini
Livigno, 1 luglio 2017 – Federica Pellegrini giura amore a Livigno e il piccolo Tibet le «regala» la vasca olimpionica da 50 metri. E’ terminato ieri, con gli ultimi allenamenti agli ordini del coach Matteo Giunta, il ritiro in altura a Livigno della «Dea» del nuoto e dello sport in rosa italiano in generale che da pochi giorni è diventata una testimonial della località turistica dell’Alta Valle. D’altronde questo matrimonio era scritto da tempo, perché un’atleta fortissima e molto «cool» come Federica Pellegrini, amante dello shopping e assai attiva sui social, non poteva che scegliere Livigno, località fra le più belle e trendy d’Italia e d’Europa.
Splendida come sempre, radiosa e in gran forma, la Pellegrini ha risposto con gentilezza, garbo e cortesia alle domande subito dopo aver terminato l’allenamento mattutino dell’ultima giornata livignasca. Oggi infatti Federica partirà per Sierra Nevada (Spagna) dove effettuerà un ritiro in altura in vasca da 50 metri (quella dell’Aquagranda di Livigno è di 25 metri). «Se Livigno farà la vasca da 50 metri, io sono pronta a trasferirmi qui…- dichiara scherzando Federica, fornendo un grande assist a Luca Moretti, presidente dell’Apt Livigno e regista dell’"operazione Pellegrini". «Nel 2019 avremo la pista da 50 metri. Siamo contenti di essere riusciti a chiudere un accordo con Federica Pellegrini. Riguardo alla piscina, Federica fa parte del progetto perché abbiamo chiesto a lei e chiederemo ancora dei suggerimenti per poter allestire un impianto al top. Il contratto con Federica (all’interno del quale c’è anche quello con l’allenatore Matteo Giunta) è molto aperto. Prevede anche la sua presenza, compatibilmente ai suoi impegni agonistici, a Livigno in occasione di alcune manifestazioni o iniziative».
Ma quanto costa a Livigno questa operazione? «Non più di quella al nostro atleta di punta e di casa Roberto Nani - glissa Moretti facendo slalom come ai tempi in cui gareggiava con la nazionale. Sembrerebbe che l’operazione sia costata intorno ai 40-50.000 euro l'anno per 4 anni. Soldi ben spesi perché Federica è in grado di veicolare l’immagine di Livigno come nessuno. Ed ora il Piccolo Tibet ha due bellissime testimonial, Federica per l'estate e la biathleta Dorothea Wierer per l'inverno. Federica e Livigno, come è nato questo amore? «Sono due anni che veniamo a Livigno con la nazionale per il raduno invernale in altura. Ci siamo trovati benissimo. Per me trovare una situazione ideale come Livigno, in Italia, vicino a casa e con tutte le comodità è veramente il top. Sono felice che Livigno mi accompagni in questo percorso». Ma ti vedremo anche sugli sci? «Eh, Luca Moretti dovrà darmi qualche lezione… finché farò nuoto agonistico non posso sciare ma poi…».
Dal Sette Colli (gara dei 200 sl vinta con una zampata nel finale) a Roma come sei uscita e come hai lavorato qui in questa settimana? «Il Sette Colli è stata una bellissima gara, con tante atlete internazionali molto forti. Sono stata contenta e felice di aver vinto, qui a Livigno è volata questa settimana ma questo periodo di altura sarà uno dei più intensi. Domani (oggi) mi sposterò a Sierra Nevada per due settimane, poi tre giorni a Verona e via… verso Budapest per i mondiali di nuoto». Quali le atlete più pericolose ? «Direi le solite, Ledecky, Sjostrom (anche se ha detto che non parteciperà… vedremo) e Mckeon, il podio di Rio 2016. E poi occhi alle cinesi». Ma lì su uno dei gradini vorrà esserci anche lei perché la Dea è molto competitiva e a perdere non ci sta mai. Le fuoriclasse sono così!