Enjoy Stelvio piace e si allarga

Tutti in bicicletta, le nuove salite chiuse al traffico saranno Passo Spluga, San Marco e Campo Moro

I protagonisti saranno ciclisti e camminatori sulle strade storiche

I protagonisti saranno ciclisti e camminatori sulle strade storiche

Sondrio - Sport e natura, un connubio perfetto. Questo lo spirito che fin dalla nascita, cinque anni fa, ha animato Enjoy Stelvio National Park, oggi divenuto Enjoy Stelvio Valtellina, manifestazione non competitiva (e senza obbligo di registrazione) aperta a tutti e che permette di percorrere le strade montane che portano ai "classici" passi alpini: Stelvio, Gavia, Mortirolo, Passo Spluga e Passo San Marco, resi famosi anche dalle imprese epiche dei ciclisti del Giro d’Italia.

Il tutto in assoluta tranquillità, perché nelle giornate prestabilite auto, moto e mezzi motorizzati sono off limits. Promossa in origine da Ersaf - Parco Nazionale dello Stelvio, l’iniziativa rientra nel progetto di promozione del cicloturismo della provincia di Sondrio. Alla chiusura dei classici Stelvio, Gavia, Mortirolo e Cancano, si sono aggiunte nel 2021 la salita a Bormio 2000 e l’iniziativa "Only for the bravest", che ha dato la possibilità ai più allenati di affrontare quattro scalate in due giorni. L’edizione 2022 introdurrà un’importante novità con l’aggiunta di Passo Spluga, Passo San Marco e Campo Moro. Nei giorni dell’iniziativa, grazie alla chiusura al traffico motorizzato dei percorsi interessati, i protagonisti saranno, quindi, solo ciclisti e camminatori. "Da anni Ersaf - Parco Nazionale dello Stelvio promuove un calendario estivo di chiusure al traffico motorizzato delle più famose e affascinanti strade montane dell’area protetta, per consentire a bikers e camminatori di godersi storia e natura in tranquillità - dice il direttore del Parco Nazionale dello Stelvio Andrea Zaccone -. È proprio negli spettacolari scenari naturali del parco che si trovano alcune delle più scalate più famose e che hanno segnato la storia del ciclismo. Ma non è tutto: la natura, nella sua maestosità, porta in sé anche le tracce della presenza cruciale dell’uomo. Strade di antica storia, grazie a progetti avveniristici e al difficilissimo lavoro delle genti di montagna, hanno permesso, fin da tempi remoti, il collegamento dei territori dell’Alta Valtellina e dell’Alta Valle Camonica con l’Engadina e il Tirolo. Vie di commercio e di scambio tra genti".

Si incomincia l'1 giugno con la salita a Campo Moro. A giugno seguiranno le chiusure dell’Alpe Motta e della Valle Spluga, il 5, del Passo San Marco, il 18, dei Laghi di Cancano, il 24, dello Stelvio, il 25, e della salita a Bormio 2000, il 26. Altri appuntamenti poi a luglio e settembre.